Nuova palestra nella Rsa della Fondazione Sant’Erasmo: “Grazie a un donatore”
Una donazione costituita da attrezzature per il fitness che, in altra area già “collaudata”, verranno utilizzate non solo dai lavoratori, ma anche dagli ospiti
Una piccola palestra dedicata a quanti lavorano nella Rsa, un nuovo spazio ricavato ad hoc dopo la donazione da poco arrivata alla nostra Fondazione, una donazione costituita da attrezzature per il fitness che, in altra area già “collaudata”, verranno utilizzate anche dagli ospiti. Nella giornata di martedì 11 novembre è stato inaugurato il nuovo spazio della Rsa Sant’Erasmo dedicato all’attività fisica che, come accennato, fa seguito a una donazione di privati. Per celebrare l’occasione sono intervenuti nella sede della Fondazione, oltre al presidente della Sant’Erasmo, Alberto Fedeli e al direttore Livio Frigoli, Marco Marmonti – in passato direttore di strutture sportive della zona e colui che ha in concreto effettuato la donazione dei macchinari del circuito isotonico – ed Elise Bozzani, già vice presidente della Fondazione Sant’Erasmo dal 2018 al 2022, che non ha smesso di spendersi per la realtà di via Ferraris e ha costituito il vero trait d’union tra donante e ricevente.

La piccola palestra è stata ricavata in un locale al piano interrato della struttura: gli specchi alle pareti e una colorazione verde chiaro pensata per rendere l’ambiente rilassante, accoglieranno quanti tra i dipendenti della Fondazione vorranno far uso della struttura. Per gli ospiti, primi destinatari del circuito, verrà verificata di volta in volta la possibilità di utilizzare parte delle attrezzature a seconda della situazione individuale di ognuno e nella palestra già operativa e a loro dedicata. «Saputo della volontà di una donazione ho subito pensato alla Fondazione – ha spiegato Bozzani -. Per quanto mi riguarda ogni volta che vengo contattata per situazioni rivolte al cittadino, è per me naturale mettere al centro dell’attenzione le fragilità dell’infanzia e della popolazione anziana, dunque le persone che hanno più bisogno del supporto. Quando Marco mi ha comunicato la volontà di donare le attrezzature ho subito pensato alla Fondazione Sant’Erasmo e, grazie alla disponibilità di chi ha poi reperito uno spazio adatto, siamo arrivati a concludere l’intervento».











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