Ecco come “Il Germoglio di Bianca” ha fatto rinascere la Maternità di Legnano
Con orgoglio ed emozione, venerdì 27 giugno, mamma Michela e papà Massimo referenti della Fondazione "Bianca Ballabio", con tutti i protagonisti di questo percorso, hanno ufficializzato la chiusura del progetto “Il Germoglio di Bianca”

«Bianca vive nel reparto Maternità di Legnano e rinasce ogni volta». Ne è certo il direttore generale dell’ASST Ovest Milanese Francesco Laurelli e non solo lui.
Con orgoglio ed emozione, venerdì 27 giugno, mamma Michela e papà Massimo referenti della Fondazione “Bianca Ballabio”, con tutti i protagonisti di questo percorso, hanno ufficializzato la chiusura del progetto “Il Germoglio di Bianca”. Un vero e proprio cammino fatto di ricordi e sogni con il quale in questi anni sono state rinnovate le Sale Parto, il Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Legnano. In particolare, con i fondi raccolti dalla Fondazione Ballabio, è stato possibile dotare il reparto di due speciali ecografi di straordinaria capacità diagnostica, installare nelle stanze delle speciali docce e posizionare quattro letti per il parto, particolarmente tecnologici e confortevoli per le partorienti. Migliorie importanti realizzate in ricordo di Bianca, la giovane legnanese deceduta nel 2020 a seguito di un incidente stradale sul Sempione a Nerviano, che hanno permesso all’ospedale di poter offrire un luogo accogliente per le future mamme. «Con la nostra Fondazione noi portiamo avanti non solo il ricordo di Bianca, ma anche la sua generosità. Con caparbietà e soprattutto con l’aiuto di tante persone abbiamo portato a termine questo progetto: Bianca ora continua a rinascere. Questo è amore e lei continuerà ad esserci in questi gesti, lo sappiamo e lo sentiamo. Per questo continueremo a sostenere iniziative di questo tipo: il 30 novembre presenteremo nella Sala Giare di Villa Jucker tutte le iniziative realizzate e anche quelle future».
Con loro Norberto Albertalli della Fondazione Quattro Ospedali e i rappresentanti dei tre Lions di Legnano che hanno dato il loro contributo. In prima fila anche il presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi con il suo vicepresidente Piermarco Locati. In particolare sono stati investiti 115 mila euro e 75mila euro sono stati donati, per l’appunto, dalla Fondazione Ballabio. In questo contesto è stato coinvolto anche il Liceo Artistico Dell’Acqua di Legnano i cui studenti hanno realizzato l’elaborato decorativo studiato da Luca Riva, ex liceale del corso di Figura, per accompagnare il percorso della Maternità di Legnano. Ad esprimere tutta la sua gratitudine facendosi anche portavoce del personale del reparto è stato Guido Stevenazzi, direttore S.C. Ostetricia e Ginecologia: «È una promessa mantenuta, un abbraccio rinascita ad ogni vita che nasce. Grazie Nel ricordo di Bianca Ballabio c’è in ogni vita un gesto d’amore».

Entusiasta il dg Laurelli ha commentato: «Questa non è una semplice conclusione di un progetto iniziato anni fa, perché avrà sviluppi futuri. Quello costruito è un lavoro corale che continuerà ad avere un seguito sul territorio. Insieme all’organizzazione aziendale abbiamo intercettato la necessità di far rifiorire un luogo di nascita…di vita. Siamo riusciti a far ciò con la fondazione Ballabio e “Un germoglio di Bianca” al quale hanno partecipato anche i Lions. Il bello di questo percorso è stato quello di veder la partecipazione della comunità nell’aiutare il punto nascite di Legnano. Questo è un valore aggiunto per tutti». Il dottor Vignati ha paragonato questo prezioso progetto a una fiaba «affermando che il germoglio di bianca è il segno distintivo delle dedicate e intitolate sale nascita dell’Ospedale di Legnano. Bianca c’è stata nel momento della nascita di 1047 bimbi e ci sarà sempre in futuro. Bianca è per noi il nostro Angelo ed è con noi».
FONDAZIONE BIANCA BALLABIO
Si tratta di una realtà nata nel febbraio del 2021 per volontà di mamma Michela e papà Massimo per ricordare la loro unica figlia Bianca. La giovane aveva vent’anni quando morì in quel tragico incidente. Lei era iscritta al primo anno della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Sassari (UNISS) ed aveva terminato in anticipo tutta la sessione di esami annuale: il 27 luglio 2020 prese l’ennesimo 30 in Anatomia. Poi la tragedia. Da allora i genitori promuovono progetti incentrati sulla Medicina: scambi interculturali formativi nell’ambito delle Scienze Mediche, borse di studio per i giovani specializzandi e non solo. In questo contesto si è inserito il progetto “Germogli di Bianca” che venne presentato nel settembre del 2021. Sono stati anni di lavoro in ricordo della giovane che voleva fare il medico. CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO
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