Alimentazione e salute orale: un approccio preventivo basato sull’evidenza nutrizionale
L’influenza della dieta sull’ambiente del cavo orale è documentata da decenni

A Gorla Maggiore, a pochi minuti da Legnano, lo Studio Dentistico Dental Tek promuove ogni giorno la cultura della prevenzione e della cura della salute orale, anche attraverso l’educazione a scelte alimentari consapevoli.
L’influenza della dieta sull’ambiente del cavo orale è documentata da decenni. I costituenti nutrizionali, le frequenze di assunzione e la consistenza degli alimenti intervengono in maniera diretta sul biofilm dentale, sulla dinamica di demineralizzazione/remineralizzazione dello smalto e sulla reattività del parodonto.
Secondo le Linee guida nazionali per la promozione della salute orale in età adulta (Ministero della Salute), l’alimentazione assume una funzione determinante nel controllo del rischio cariogeno, dell’infiammazione gengivale e dell’erosione acida non batterica.
Cibi ad azione favorevole per il cavo orale
L’assunzione regolare di determinati alimenti può coadiuvare i meccanismi fisiologici di protezione e riparazione dei tessuti orali:
- Latticini (latte, yogurt, formaggi stagionati): elevata concentrazione di calcio, fosfati biodisponibili e caseina; favoriscono i processi di remineralizzazione dello smalto.
- Verdure a foglia verde (bietole, rucola, spinaci): apportano micronutrienti utili alla matrice ossea e parodontale, tra cui folati, vitamina K1 e calcio in forma assorbibile.
- Frutta e ortaggi a consistenza fibrosa (carote, sedano, mele): stimolano la clearance salivare e contribuiscono alla rimozione meccanica della placca batterica, senza causare usura da abrasione.
- Pesce azzurro (sgombro, sardina, salmone): fonte alimentare di vitamina D ed eicosanoidi della serie omega-3, coadiuvanti nella risposta infiammatoria parodontale.
- Tè verde: presenza documentata di catechine (es. epigallocatechina gallato) ad effetto batteriostatico su Streptococcus mutans e Porphyromonas gingivalis.
- Frutta secca (mandorle, noci, nocciole): apporto di grassi polinsaturi e minerali come zinco e magnesio, utili al mantenimento dell’integrità gengivale.
- Aglio e cipolla (a crudo): composti solforati con azione antibatterica naturale, potenzialmente in grado di modulare la composizione del microbiota orale. Certo, l’alito ne potrebbe risentire in questo caso.
Alimenti e bevande con potenziale lesivo per denti e gengive
L’evidenza clinica e laboratoristica individua una serie di sostanze ad effetto sfavorevole per la salute orale, in relazione al loro profilo acido, fermentativo o pigmentante:
- Zuccheri a rapido assorbimento (saccarosio, glucosio, sciroppo di mais): determinano un abbassamento del pH del biofilm dentale con attivazione della carie primaria e secondaria.
- Bevande gassate e zuccherate (cola, succhi industriali, energy drinks): combinano acidità elevata (pH ≤ 3) e zuccheri fermentabili, con elevato indice erosivo.
- Frutta acida (ananas, agrumi, kiwi) e spremute fresche: la presenza di acidi organici (acido citrico, malico) induce processi di demineralizzazione superficiale dello smalto.
- Amidi raffinati (pane bianco, cracker, chips): tendono a permanere nei solchi occlusali, dove vengono idrolizzati in zuccheri semplici, favorendo la proliferazione batterica.
- Alcolici e vino (in particolare bianco): effetto citotossico sulle mucose, alterazione della composizione salivare e, nel caso del vino rosso, pigmentazione cromogena persistente.
- Frutta disidratata (uvetta, datteri, fichi secchi): contenuto zuccherino elevato unito a consistenza adesiva, con permanenza prolungata sulle superfici dentali.
- Cioccolato al latte, barrette e dolci industriali: oltre all’elevato carico glicemico, favoriscono la formazione di biofilm tenaci e acidi residui persistenti.
- Caffè e tè nero (non diluiti): ad azione pigmentante e potenzialmente erosiva, in particolare se assunti con zucchero.
Raccomandazioni pratiche per la gestione alimentare in ottica odontoiatrica preventiva
- Evitare frequenze di consumo superiori a 4–5 assunzioni/ di alimenti fermentabili.
- Preferire l’assunzione di frutta acida e bevande erosive durante i pasti, limitandone l’assunzione a stomaco vuoto.
- Evitare lo spazzolamento immediato dopo ingestione di sostanze acide; attendere almeno 30 minuti.
- Integrare l’uso di gomme senza zucchero contenenti xilitolo tra i pasti principali, per stimolare la salivazione.
- Idratarsi adeguatamente per sostenere il flusso salivare e favorire l’eliminazione meccanica dei residui alimentari.
Conclusione
La valutazione nutrizionale deve far parte del colloquio clinico odontoiatrico, soprattutto nei soggetti con predisposizione a carie, gengivopatie o sensibilità dentinale. L’educazione del paziente a una dieta che contempli alimenti con effetto protettivo e a limitare quelli a rischio erosivo o cariogeno, rappresenta una delle strategie più efficaci per supportare la salute orale nel lungo termine.
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