La realtà aumentata e virtuale rivoluziona la sala operatoria dell’Ospedale Legnano
Ad eseguire questo primo e importante intervento di laparoscopia è stato il dottor Gianandrea Baldazzi dell'Asst Ovest Milanese. La realtà aumentata e virtuale consente di visualizzare immagini tridimensionali dell'anatomia del paziente in tempo reale, migliorando la precisione e la sicurezza dell'intervento
Nella sala operatoria dell’Ospedale di Legnano è arrivata la realtà aumentata e virtuale, che consente di visualizzare immagini tridimensionali dell’anatomia del paziente in tempo reale, migliorando la precisione e la sicurezza dell’intervento. Una tecnologia capace anche di abbattere le distanze spaziali, in quanto il chirurgo durante l’operazione può condividere informazioni con altri medici che fisicamente non si trovano a Legnano. Ad eseguire questo primo e importante intervento di laparoscopia all’avanguardia è stato il dottor Gianandrea Baldazzi direttore della Chirurgia Generale di Legnano e Direttore del Dipartimento Chirurgico.
Il medico con la sua équipe, in questi giorni di inizio settembre, ci ha spiegato in cosa consiste questo grande passo verso la medicina del futuro che prevede l’utilizzo di una nuova tecnologia di realtà aumentata e realtà virtuale. Indossando un casco particolare dotato di un visore ultratecnologico il dottor Baldazzi ha potuto contemporaneamente eseguire un intervento chirurgico per un tumore con tecnica minivasiva e controllare costantemente le immagini radiologiche (TAC o Risonanza) eseguite precedentemente dal paziente avvalendosi anche di una ricostruzione tridimensionale dell’anatomia del paziente e quindi della sede esatta del tumore. «Tutto ciò permette di garantire una miglior sicurezza per il malato e per il chirurgo, sia per quanto riguarda il gesto chirurgico sia per l’esatta identificazione e localizzazione del tumore da esportare – ci spiega il chirurgo -.Tutto questo avviene grazie a dei sofisticati sistemi di realtà virtuale ed aumentata che permettono al chirurgo di entrare in una quarta dimensione mentre opera in assoluta sicurezza. È stato davvero emozionante poter disporre di questa tecnologia così avanzata che fino a ieri sembrava possibile solo nei film ed invece è oggi realtà».
In pratica quelli che dall’esterno sembrano gesti tracciati nel vuoto, sono invece precisi movimenti per visualizzare confrontare e controllare in questa nuova dimensione tutti i dati: immagini, ricostruzioni tridimensionali. Informazioni utili per il chirurgo che adesso affronta un intervento immersivo in collegamento con colleghi di tutto il mondo: «Questa tecnologia, nel rispetto della privacy del paziente, ci permette di trasmettere dati fondamentali anche ad un terzo osservatore in qualsiasi parte del pianeta, in maniera bilaterale – afferma Baldazzi -. Questa tecnologia può anche essere usata per insegnamento o divulgazione della tecnica, facendo vedere ad altri come procedere in determinate situazioni seguendo l’intervento a distanza. O ancora, senza essere in sala operatoria, suggerire al collega più giovane quale procedura eseguire, garantendo sempre al paziente la massima sicurezza e competenza.
La Chirurgia Generale del Nuovo Ospedale di Legnano è oggi nella “quarta” dimensione «Tecnologicamente avanzata e futuribile a tutti. Tutto questo era davvero impensabile fino a pochi anni fa. Possiamo dire che è di fatto è aumentata la sicurezza e la precisione delle cure dei nostri pazienti – afferma con soddisfazione il chirurgo che tra l’altro è anche vice presidente ACOI: Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani -. Per questo ringrazio tutte le persone che con il loro lavoro permettono il raggiungimento di questi nuovi traguardi: dalla direzione strategica, alla nostra ingegneria clinica, al servizio informatico e tutto il personale di sala operatoria sempre disponibile all’utilizzo di nuove tecnologie. Senza dimenticare mai tutto il personale del reparto che con dedizione e professionalità gestisce tutti i nostri pazienti».
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