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Partito dall’Arca il progetto “Bambino con cuore sano”

Nessun approfondimento clinico di secondo livello per i bambini esaminati da cardiologi, dietro il consenso dei genitori - Lo screening continuerà nelle altre scuole di Legnano

Nessun approfondimento clinico di secondo livello per i bambini esaminati all'interno del progetto "Bambino con cuore sano". Attività che ha preso il via a fine marzo 2018 e, ad oggi, sono 63 i bambini controllati nelle tre classi quarte della scuole Arca dell'Istituto Tirinnanzi, una delle primarie che ha già aderito all'iniziativa insieme alle Manzoni, Pascoli, Mazzini e Deledda.

«Questo è un progetto trasversale nato dal territorio – ha commentato il direttore generale Massimo Lombardo -. Si tratta di un esperimento che non vuole sostituire l'attività di prevenzione istituzionale, ma appena finiremo valuteremo i risultati. Dobbiamo arrivare ad evitare di dover curare le persone e ci possiamo riuscire solo attraverso il coinvolgimento di tutti».

Il progetto prevede la valutazione dei bambini di IV elementare (9 anni) che vengono sottoposti ad elettrocardiogramma, misurazione della pressione arteriosa e valutazione specialistica cardiologica: «Abbiamo scelto questa età perchè a nove anni i bambini iniziano l'attività agonistica – ha spiegato Germano di Credico, direttore del dipartimento cardiovascolare all'ospedale di Legnano -, oltre al fatto che vengono controllati meno dal pediatra. Il progetto viene da lontano: noi ci occupiamo di cuore e vogliamo fare conoscere meglio questo organo, ma soprattutto portare in tutte le case maggior attenzione ai problemi che il cuore può avere e come trattarlo al meglio».

Sedentarietà e cattiva alimentazione sono i principali nemici del cuore e «l'esame strumentale ci aiuta ad avere molte informazioni della vita del bambino anche in questo senso, aiutandoli a capire quando sia importante abbandonare le "merendine" e assumere un corretto stile di vita» ha sottolineato il dottor Maurizio D'Urbano, direttore dell'unità operativa di Cardiologia Asst Ovest milanese che insieme al dottor Paolo Vicinelli, medico cardiologo, esegue le visite, il quale ha fatto anche notare che «essendo i medici ad andare nelle scuole, i bambini si sentono più tranquilli nel sottoporsi allo screening».

I bambini vengono visitati, dietro il consenso dei genitori, da uno specialista cardiologo e da un infermiere. Con l'elettrocardiogramma il medico può valutare aritmie cardiache, situazioni pro-aritmiche e la presenza di cardiopatie congenite, mentre con la misurazione della pressione arteriosa può intercettare eventuali alterazioni distrettuali. I medici, da questa indagine, si aspettano che il 3% dei bambini possa essere avviato a esami di secondo livello da effettuare in ospedale. 

A donare l'elettrocardiografo usato per l'indagine l'associazione Collaboratrici Volontarie dell'Ospedale di Legnano (acvo) «perchè sensibilizzare bambini e genitori ai problemi della salute è importante» ha commentato la presidente Cristina Alberti, ma contributi sono arrivati anche dalla Fondazione Ticino Olona (4mila euro), dalla Fondazione degli Ospedali di Abbiategrasso, Cuggiono, Legnano, Magenta onlus (4mila euro) e dall'associazione Amici del Cuore Altomilanese (800 euro).

L'obiettivo ora è quello di completare il giro delle scuole presenti in città, 11 in tutto, andando così a visitare tutti i 584 bambini interessati dal progetto. La difficoltà, sottolineata anche da Norberto Albertalli, presidente della Fondazione Ospedali, è quella di «avere la disponibilità dei cardiologi dell'azienda in quanto molto impegnati. Il progetto ha avuto qualche ritardo iniziale ma lo porteremo a termine e, dopo Legnano, vorremmo allargarci al territorio». 

Redazione
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Pubblicato il 23 Aprile 2018
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