Ognuno di noi, sicuramente, si sarà posto questa domanda tante volte: spesso come conseguenza di qualche delusione nei rapporti interpersonali o trovandosi invece a commentare comportamenti e fatti di cronaca anche gravi oppure come qualcosa rivolto a sé stessi nell’ affrontare una paura, una nuova sfida o un passaggio evolutivo che ci richiede qualcosa in più di quello che siamo sempre stati. Potremmo rispondere che il cambiamento è possibile e che per vedere effetti tangibili non è necessario pensare a stravolgere il proprio assetto personologico, o il carattere per dirla più semplicemente. Per sintesi possiamo dire che ciò che ci impedisce di cambiare è la paura, intesa come non fiducia nelle nostre capacità, perdita della nostra zona di confort e la non certezza di quello ci aspetta.

In fin dei conti il detto “ripetere ci rende sicuri” è vero. Ma la ripetizione senza consapevolezza può diventare qualcosa che limita le nostre potenzialità, facendoci perdere occasioni e bloccare la nostra vita in un loop involutivo. Cosa serve allora per superare la paura? Il coraggio. Non dobbiamo diventare dei gladiatori, ma molto più concretamente sapere che dove sentiamo paura o timore c’è qualcosa che ci riguarda, c’è qualcosa di nostro che dobbiamo risolvere, sistemare e affrontare. Ecco perché allora la giusta reazione alla paura è un sano coraggio di non retrocedere di fronte a ciò che il destino ci ha messo davanti: si, ci sono eccomi!

Sembrerà paradossale ma quando decidiamo di avviare un cambiamento la cosa più normale è che il percorso di perfezionamento passerà attraverso errori e parziali successi o insuccessi: è questa l’ottica costruttivista della vita, dei miglioramenti e degli up-grade. Il miglioramento non è questione di fortuna ma di un percorso costante e autocorrettivo che traduce e trasforma l’errore in un’informazione preziosa per ottimizzare lo step successivo. Ecco che allora sia che si tratti di cambiare per aspetti del proprio carattere, per migliorare le relazioni, o una performance sportiva, lavorativa etc.. vale sempre la stessa formula. Michael Jordan re indiscusso del basket disse: nella mia vita ho sbagliato più di 9000 tiri, ho perso più di 300 partite e ho sbagliato tanti tiri decisivi, ho fallito molte volte.
Ed è per questo che ala fine ho vinto tutto.

Dott- Francesco Fisichella Psicologo Legnano
www.francescofisichella.com