FINALMENTE, LE VACANZE! MA ATTENZIONE ALLO STRESS DA FERIE
Finalmente, dopo un anno di duro lavoro ed un inverno particolarmente rigido, stanno per avvicinarsi le desiderate vacanze. Chi di noi non sta già sognando i prossimi momenti di relax? Attenzione, però, che i giorni di riposo non diventino fonte di stress, ansia e nervosismo...
Finalmente, dopo un anno di duro lavoro ed un inverno particolarmente rigido, stanno per avvicinarsi le desiderate vacanze. Chi di noi non sta già sognando i prossimi momenti di relax?
Attenzione, però, che i giorni di riposo non diventino fonte di stress, ansia e nervosismo, così da trasformare quello che dovrebbe essere un momento di stacco dalla routine in un'impresa faticosa, dove il divertimento e il relax cedono il posto a sensi di frustrazione e insoddisfazione.
Organizzare una vacanza non è un'operazione semplice, anche quando ci si affida ai professionisti del settore: solo decidere la meta diventa qualcosa di molto problematico. Infatti bisogna abilmente districarsi tra le mille proposte, calibrando la scelta in base a necessità, costi e desideri nostri e di chi viene in vacanza con noi. Del tutto comprensibile quindi lo stress da vacanza, meglio sarebbe dire lo stress da partenza. Lo stress è infatti quella condizione psico-fisica di tensione, ansia e preoccupazione continua, che nasce come risposta dell’organismo ogni qualvolta si trova in presenza di eventi e stimoli ambientali che richiedono dei cambiamenti considerati impegnativi. In queste condizioni, ogni cambiamento, seppur piacevole, può trasformarsi nella causa scatenante di stress: anche la vacanza, che dovrebbe essere la cura contro nervosismo e stanchezza, rischia di trasformarsi da rimedio a causa, trasformandosi nella prima fonte di stress. La prima cosa da fare per evitarlo è essere consapevoli dei rischi a cui stiamo andando incontro. Ecco quindi qualche consiglio utile per individuarlo e combatterlo e godersi le vacanze al meglio.
Il primo fondamentale suggerimento è di non idealizzare le vacanze, altrimenti il rischio di una grande delusione è in agguato. Magari se abbiamo prenotato in un albergo che dalle foto di internet sembrava un paradiso, ma che in realtà si avvicina più ad un purgatorio ( o ad un inferno), non abbattiamoci, altrimenti ci sintonizzeremo sulla lunghezza d’onda che la vacanza è rovinata e può solo continuare peggio, e ci attireremo solo altre sfortune (la legge dell’attrazione). Può inoltre succedere che, se anche il posto non è poi così male, lo si osservi con occhio critico e non si riescono a percepire fascino e bellezza. Entusiasmo e curiosità sfumano in un vago senso di insoddisfazione che trasforma la vacanza in una specie di tortura, e apre la porta alla speranza che tutto finisca il prima possibile.
Altro consiglio è di non credere che le vacanze siano un antidoto quasi magico all’infelicità della vita. Pensare di poter cancellare, in un lasso di tempo ridotto come una o due settimane, tutto lo stress, le frustrazioni, le delusioni e le tensioni accumulate in un anno di lavoro, non è certo lo spirito migliore per affrontare un viaggio. Le vacanze in effetti non possono essere la panacea di tutti i mali, quindi, se siamo stressati per il nostro lavoro, o in crisi matrimoniale, o insoddisfatti della nostra vita, non saranno due settimane al mare a far diventare la nostra esistenza perfetta. E soprattutto non possono essere considerate come l'indennizzo di un anno di fatiche. Per evitare altre delusioni, basta più semplicemente considerarle per quello che sono: una pausa, un momento di stacco durante il quale ci si riposa, ci si rigenera e si trovano nuove energie.
Terzo consiglio: anche se abbiamo una voglia eccezionale di partire, in vacanza non si acquisiscono i superpoteri. Il viaggio significa per il nostro corpo passare da una situazione in cui il nostro motore è al massimo ad un'altra di improvvisa quiete in modo piuttosto brusco. Spesso cambiamenti di questo genere hanno effetti salutari sul fisico e sulla psiche, ma può anche accadere il contrario. Uno stravolgimento repentino di ambiente, clima, cibo e orario possono affaticare moltissimo. Ovviamente non esiste un manuale delle istruzioni per capire se e quale sarà la reazione dell'organismo, questo dipende dai singoli casi. Va detto che più ci si allontana più si corre il rischio di disturbi, innanzitutto il jet lag, lo stordimento da fuso orario e poi i disturbi intestinali legati al cambiamento di alimentazione.
Attenzione quindi a quello che mangiamo: strafogarsi ad ogni pasto è il modo migliore per rovinarsi la vacanza ed il rientro, con conseguenti immancabili sensi di colpa per i chili presi.
Altro consiglio è di imparare anche ad annoiarsi. La noia ormai nella nostra società e vista come una malattia da combattere, e quindi si programmano le vacanze occupando ogni secondo con qualche attività, in maniera tale da non avere momenti vuoti. Nulla di più sbagliato…e di più stressante! Non occorre compensare quello che non abbiamo fatto durante l’anno in poco tempo, altrimenti ritorneremo a casa bisognosi di una vacanza dalla vacanza, e si rischia inoltre che non sia mai abbastanza. Se avremo quindi visitato mille posti, ma avevamo programmato di visitarne mille e uno, saremo insoddisfatti per quello che non abbiamo fatto, invece che contenti per quello che abbiamo visto.
Può essere sicuramente bello vivere una vacanza intensa, ma anche qui la parola magica è moderazione. Quello che non bisogna mai dimenticare è che la vacanza è fatta per il riposo, che deve essere un elemento da tener sempre presente. Sovraccaricare il fisico può avere effetti spiacevoli, quindi sappiate concedere sempre momenti al dolce far niente.
Un altro fattore importante per allontanare lo stress da vacanza è non dare tutto per scontato: la vacanza non è un obbligo, ma un periodo da dedicare a se stessi, durante il quale è meglio assecondare le proprie esigenze, evitando la corsa al conformismo, adeguandosi alle mode o ai dettami sociali. Impariamo a godere delle cose semplici, come ad esempio una passeggiata al mare, è questo in fondo il segreto della felicità.
Inoltre mandiamo in vacanza anche l’ansia, e se il nervosismo è già una componente importante della vostra vita: il consiglio è di scegliere qualcosa di organizzato e conosciuto, progettandolo con calma e in anticipo, scegliendo ciò che crea meno tensione e preoccupazione.
Nessuna ansia da prestazione per la vacanza: è relax, divertimento, svago e benessere allo stato puro, non è l’ennesima occasione per dimostrare qualcosa agli altri, per guadagnare rispetto e stima, bensì va considerata un fetta dell’anno tutta per se stessi, da organizzare in piena libertà, in base alle preferenze e necessità.
La vacanza deve essere interpretata e vissuta come meglio si crede, senza imposizioni di alcun genere. Anche partire non deve essere un imperativo, soprattutto se si preferisce trascorrere l’estate a casa, godendosi la serenità delle città deserte, senza nessun problema, nessun nervosismo e nessuna frustrazione.
Inoltre è sempre meglio preparare le valigie in anticipo, senza ridurvi alla vigilia della partenza. Scegliete una vacanza medio-lunga, magari in ambienti già conosciuti se non amate le situazioni in cui ci si deve adattare, mentre vacanze mordi e fuggi sono l’ideale per chi non si concede soste: giorni di relax brevi ma distribuiti durante tutto l’anno.
Infine il consiglio più importante: leggerezza! Imparate a far diventare la leggerezza (che non significa superficialità) la parola d’ordine della vostra vita, ne vedrete i risultati in termine di serenità in breve tempo.
Quindi…buone vacanze!
Sono a disposizione per domande, chiarimenti, o per spunti su argomenti che desiderate approfondire.
Dott.ssa Federica Camellini
federicacamellini@libero.it
www.psicologolowcost.it
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