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L’amarezza di Polidori fuori dalla lista di Fratelli d’Italia a Legnano: “Colpevole di aver cercato la Legalità”

Generico 2018

Silvio Polidori, attuale componente il Consiglio d’amministrazione della Fondazione Sant’Erasmo, già candidato sindaco nelle elezioni del 2007 con il Polo civico di centro e quindi nella lista di Fratelli d’Italia nel 2017, questa volta non parteciperà alla competizione elettorale. Le liste del centrodestra a sostegno della candidatura unica dell’avv. Carolina Toia non sono ancora note, ma è lo stesso interessato a svelare un primo…. mistero.

Fondazione Sant’Erasmo, una sentenza riporta Polidori nel CdA

«E’ doveroso per la mia onorabilità esprimere il mio rammarico per l’esclusione dalla lista elettorale del mio Partito alle prossime elezioni amministrative – inizia così una dettagliata lettera inviata alla stampa da Polidori – . Nonostante abbia già messo alle spalle questa esclusione, ritengo doveroso dare a tutte le persone che da oltre 25 anni ho conosciuto e frequentato nella sede di via Venegoni una spiegazione. Specialmente per tutti i nuovi con cui già’ nel periodo Pre-Covid ci siamo conosciuti. Perchè dovete sapere che mi era stato comunicato che non sarei stato messo in lista ma ho aspettato l’ufficialità per esprimere il mio punto di vista».

«In questi casi – spiega il politico legnanese – e’ facile pensare che Polidori, che e’ stato il quarto degli eletti, che era il primo dei non eletti in Fratelli d’Italia, che ha sempre militato (sono entrato in Sede invitato da Franco Colombo Bolla nel lontano 1995,a ridosso del Congresso di Fiuggi) che ha fatto iscrivere un po’ di persone al nostro Partito, possa aver combinato qualcosa di grave. Ebbene è giusto che sappiate che, se chi mi ha escluso vuole, può ribattere quella che, secondo me, è l’unica colpa che ho. Essere escluso perché ho ricercato la Legalità’ e continuo a perseguire la chiarezza».

Polidori ricorda la vicenda del ricorso e del reintegro nella Fondazione Sant’Erasmo e annuncia che sta «ancora cercando di fare chiarezza su un aspetto importante e di particolare delicatezza all’interno della RSA legnanese. Non ho avuto l’aiuto del CDA e al contrario tutto questo ha creato degli attriti con tutti i componenti del CDA. Mi sembra di vivere un incubo come chi ha fatto tanto e ad un certo punto si deve rendere conto di non aver capito niente della vita. Sono pronto a confrontarmi con chi volesse smentire questa mia colpa, se di colpa può’ trattarsi».

Infine un excursus fino al 2004 perchè, conclude Polidori, «qualcuno potrà far notare che l’incarico del 2004 è stato dato in capo all’UDC. E’ vero. Non tutti erano presenti quando nella sede di Via Venegoni ci furono delle spaccature e molti ma molti di noi uscirono dal Partito. Ma chi ha nel cuore la politica cerca un’altra casa ma poi e’ qui che sono tornato perché questa e’ casa mia e la cosa buffa è che a buttarmi fuori non e’ stato neanche mio Padre…».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Agosto 2020
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