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Ex Montedison e Bosco Cantoni, le critiche della Lega al PGT

Il recupero dell'area ex Montedison e la scelta di non avere realizzato il progetto “Bosco Cantoni nell'intervento del dr. Angelo Soragni

L'atteggiamento critico della Lega nei confronti del PGT discusso nell'ultma seduta consiliare a Castellanza è stato espresso dal dr. Angelo Soragni, con due precisi riferimenti: il recupero dell'area ex Montedison e la scelta da parte del sindaco di non avere realizzato il progetto “Bosco Cantoni”. 

[pubblicita]     Per quanto riguarda l'area ex Montedison, Soragni ha ritenuto che "la conversione del sito dovrebbe passare attraverso la realizzazione di strutture di servizio strategico e di pubblica utilità per la città, con lo scopo di ottenere un miglioramento ambientale e sociale. 
Veramente Castellanza ha bisogno di nuove attività commerciali, di nuovi supermercati o di nuovi siti di produzione, magari poco salubri, così come previste dal nuovo documento di PGT? Credo proprio di no.
Certamente nuovi supermercati potrebbero garantire, nel breve periodo, un dividendo economico, ma restituirebbero nel lungo periodo, un peggioramento delle condizioni sociali e ambientali. In quell'aria mi sarebbe piaciuto vedere una cittadella della salute con servizi di fisioterapia,ambulatori medici per il trattamento dei disturbi alimentari (anoressia,bulimia e obesità) e una casa di riposo sovracomunale per tutti i cittadini della valle olona"

Per quanto riguarda la scelta dell'amministrazione di rinunciare alla realizzazione del progetto “Bosco Cantoni”, Soragni ha invece definito "un'importante occasione per cercare di restituire un'identità forte alla nostra città". 
"Quest'area di 60mila metri quadri, in pieno centro cittadino – ha affermato Soragni – avrebbe cambiato il volto di Castellanza con la realizzazione di un quartiere polivalente, aperto ai cittadini caratterizzato da arborizzazioni, percorsi pedonali, punti di socializzazione per realizzare un abitare ideale. Inoltre sarebbe stato finalmente garantito il recupero del fiume Olona. Il “Bosco Cantoni” avrebbe potuto collegarsi con la Valle Olona e con il parco Alto  Milanese e da qui sino al Parco del Ticino. Quel luogo di cerniera sarebbe stato il terminale della valle Olona ma anche porta che apriva alla città metropolitana milanese.
Insomma poteva essere un progetto che, se ben articolato, avrebbe rivitalizzato Castellanza restituendole un ruolo e una riconoscibilità a livello territoriale ampio".

"Insomma – la conclusione del consigliere d'opposizione – temo che questa amministrazione verrà ricordata non per le visioni strategiche e i progetti realizzati ma per le scarse idee e per l'immobilismo amministrativo. Il primo compito di una amministrazione è di dare in maniera chiara e trasparente le indicazioni su cui gli operatori sociali ed economici devono operare.   Lo scopo  deve essere sempre quello di migliorare la  qualità della vita dei propri cittadini attraverso il positivo utilizzo di una risorsa non riproducibile quale è  il nostro territorio".

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 22 Gennaio 2020
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