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Nerviano: approvato il piano diritto allo studio, le opposizioni: “Obsoleto”

L'assessore Girotti: "Orgoglioso del documento" - I lavori alla scuola di via dei Boschi a termine nel tardo autunno...

La maggioranza lo vede come un documento di cui andare orgogliosi, mentre la minoranza come un piano obsoleto e inadeguato a rispondere alle esigenze degli studenti. Opinioni discordanti quelle sul piano diritto allo studio 2018 – 2019 di Nerviano, approvato ieri sera, martedì 26, dal consiglio comunale.

L'assessore all'istruzione Sergio Girotti ha rivendicato la bontà del documento: «Sono orgoglioso di aver presentato questo piano così pieno di contenuti, così ricco di fondi, così puntuale nelle linee date e così condiviso con le scuole». Il piano diritto allo studio vede un impegno dell'amministrazione per oltre 860mila euro. Punti cardine del piano sono l'introduzione dell'inglese fin dall'asilo, per i bimbi di 4 e 5 anni, la spinta sull'educazione comportamentale per combattere il bullismo e il disagio giovanile e l'assistenza sociopsicopedagogica.

Ma le minoranze hanno sollevato diversi dubbi e critiche. Sara Codari (Nerviano in Comune) ha affermato che il piano «non investe sul futuro» e che «manca totalmente il riferimento all'edilizia scolastica, tanto richiesto all'amministrazione passata». Daniela Colombo (Tutti per Nerviano) boccia senza riserve il documento: «mancano drammaticamente le scelte politiche. Per il secondo anno consecutivo il piano diritto allo studio di questa amministrazione è in continuità con quello della giunta precedente». «Da questo documento sembra che il diritto allo studio lo abbiano solo gli studenti tra i 3 e i 13 anni. E poi? – ha chiesto Colombo –. Si è completamente dimenticato il diritto allo studio dei ragazzi delle superiori, delle università o degli adulti che tornano sui banchi di scuola». L'aumento di fondi destinati al piano diritto allo studio vantato dall'amministrazione, poi, è stato sviscerato da Colombo: «c'è stato un aumento di circa 100mila euro. 49mila riguardano gli arredi della nuova scuola di via dei Boschi, che slitterà ancora di un anno, 42mila l'assistenza ad personam, ma dovuta al fatto che ai centri estivi si sono iscritti più bambini con bisogno e non di una scelta politica. Quello che rimane, quindi, sono 9mila euro che si dividono tra "la rivoluzione epocale" dell'inglese alla materna e piccoli assestamenti». Si inserisce sulla stessa scia anche Arianna Codari (Gente per Nerviano), che bolla il piano come «obsoleto, vecchio e senza innovazione». La consigliera della lista civica ha proposto di rivedere i progetti legati alle arti per evitare uno sbilanciamanto verso la musica e toccare tutte le sensibilità dei ragazzi, mediazione linguistica anche al'asilo, far conoscere agli studenti anche l'opac e il miol del cosorzio bibliotecario e inserire nel piano anche progetti di alternanza scuola lavoro. Edi Camillo (Movimento 5 Stelle) ha chiesto di puntare maggioramente sull'inteculturalità, sul contrasto al bullismo fin dalle elementari e di rafforzare gli incontri tra insegnanti di quinta elementare e prima media. Sergio Parini (Scossa Civica) ha motivato il suo voto contrario lamentando un'impostazione del piano «vecchia di oltre 20 anni, che denota un approccio che lo è altrettanto».

Alle osservazioni dell'opposizione ha risposto l'assessore Girotti: «Non so che piano state leggendo perchè le differenze tra il passato e il presente sono macroscopiche». Riguardo ai lavori alla scuola di via dei Boschi il vicesindaco ha spiegato che i lavori esterni, appaltati, termineranno nel tardo autunno. Starà poi alla scuola decidere quando procedere con il trasferimento.

Redazione
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Pubblicato il 26 Luglio 2017
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