Due torri alte 15 piani, una nuova piazza sopraelevata, una nuova via ma anche la cittadella solidale, residenze dedicate agli studenti universitari, un nuovo istituto scolastico, alcuni negozi e una struttura di media vendita. È questo il possibile volto dell'area ex Ceruti secondo il progetto che è stato presentato, nella serata di martedì 24 gennaio, durante l'incontro pubblico che si è svolto nell'auditorium della scuola primaria di via Montessori. L'assemblea, presentata dal sindaco Francesco Vassallo e dal presidente della commissione tecnico-urbanistica Francesco Chiariello, ha permesso ai cittadini di conoscere il progetto, con una volumetria di 135mila metri cubi, elaborato dai progettisti dopo diversi incontri con l'amministrazione comunale.

Il piano, che deve ancora essere adottato e approvato dal consiglio comunale, potrebbe divenire realtà entro una decina di anni dall'inizio dei lavori che, presumibilmente, potrebbero partire già nei primi mesi del 2018 e modificare così il volto del quartiere di Madonna In Campagna. Due le zone inquadrate. Quella verso la chiesa ospiterà la parte residenziale e commerciale del progetto mentre quella più vicina alla ferrovia ospiterà le altre funzioni. Le due aree saranno in stretta correlazione con la stazione ferroviaria di Bollate Centro grazie al nuovo porticato che ospiterà delle piccole attività commerciali. Le due torri, alte 15 piani, verranno posizionate verso la ferrovia e l'altezza degli edifici si abbasserà man mano che ci si avvicinerà alla chiesa. Prevista anche la creazione di un parco pubblico, alle spalle della zona dedicata alla residenza. La piazza della chiesa, che verrà riqualificata grazie alla posa di nuovi alberi, sarà collegata, attraverso una passerella, alla nuova piazza sopraelevata. Prevista anche la creazione di una nuova via che, prendendo il via qualche metro prima del sottopasso esistente, confluirà verso via XXIV Maggio. Due le rotonde che verranno costruite. La prima di esse condurrà gli automobilisti verso la nuova arteria stradale mentre la seconda verrà posizionata all'incrocio tra le vie Madonna In Campagna, Montessori e Papa Giovanni XXIII.

Il progetto di recupero dell'area ex Ceruti potrebbe prevedere anche la creazione della cosiddetta "cittadella della salute", estesa su una superficie di 23mila metri quadri. In questa struttura sorgerebbero delle residenze dedicate a una comunità di anziani autosufficienti che avranno a loro disposizione, ventiquattro ore al giorno, del personale medico e infermieristico. Il sindaco Vassallo non ha poi escluso la creazione di alcune residenze dedicate agli studenti universitari e al personale che lavorerà nello Human Technopole che sorgerà sulle ceneri dell'ex sito di Expo. Nella parte più vicina alla stazione, inoltre, potrebbe sorgere un nuovo istituto scolastico. Il suo indirizzo non è ancora stato specificato ma, come affermato dal primo cittadino bollatese, potrebbe trattarsi di un istituto alberghiero, di un istituto professionale o dell'università dell'alimentazione. La risposta su questo progetto dipenderà, però, dal ministero dell'Istruzione e della ricerca, da Regione Lombardia e da Città Metropolitana. Confermata invece, nella parte vicina alla scuola primaria "Montessori", la presenza di un'area verde alberata. Quella che è conosciuta dai bollatesi come "la casa delle galline (o dei conigli)", cioè il fabbricato situato all'angolo tra le vie Madonna In Campagna e Montessori, con molta probabilità, non verrà abbattuto. Le nuove residenze, complessivamente, saranno circa quattrocento e ospiteranno almeno mille nuovi abitanti nel quartiere. Nell'area, oltre a diversi negozi, sorgerà anche una struttura con una superficie dedicata alla vendita di 2.500 metri quadri.

Diverse le opere previste per il Comune. L'amministrazione comunale ha infatti richiesto alla proprietà dell'area ex Ceruti la costruzione di un nuovo locale esterno che potrà essere utilizzato come mensa dagli alunni della scuola primaria "Montessori", una nuova palestra che verrà condivisa con l'utenza scolastica, un nuovo istituto scolastico, la riqualificazione del sovrappasso che collega il quartiere con via Stazione, quella del piazzale della chiesa e la costruzione delle due nuove rotonde. Prevista anche una bonifica dell'area e la rimozione dell'amianto ormai presente in una sola area situata vicino alla ferrovia. Esclusa dal progetto, invece, la costruzione di un nuovo sovrappasso della ferrovia. Il sindaco non ha però escluso l'ipotesi che porterebbe alla costruzione di un nuovo sottopasso ciclo-pedonale verso via Cavour, largo dieci metri e alto due metri e mezzo.

"Le aree dismesse devono essere restituite alla città e il loro recupero deve tenere in considerazione lo sviluppo del quartiere. Stiamo restituendo un pezzo di città alla collettività e questo quartiere, destinato a diventare il nuovo centro di Bollate, dovrà essere molto interessante e dobbiamo insediare delle attività che abbiano funzioni importanti. Dobbiamo ancora dare una risposta concreta alla viabilità e valuteremo tutti i suggerimenti avanzati dai cittadini e dalle associazioni per migliorare il progetto che, già ora, è a favore del quartiere" ha sottolineato il sindaco. Dello stesso avviso il presidente Chiariello: "Abbiamo già concluso gli iter che riguardano il recupero delle ex aree Bellini e Timavo. Manca solo la Ceruti, che è sempre stata considerata come centrale nel nostro programma elettorale. La prima proposta che avevamo valutato, nel giugno 2015, prevedeva una volumetria di 150mila metri cubi che erano, addirittura, 245mila nel 2011. Abbiamo chiesto alla proprietà di ridurle fino a 135mila e di presentare un progetto che vogliamo condividere con la cittadinanza e sul quale hanno dato un loro contributo tutte le forze politiche, avanzando delle proposte durante le sedute della commissione tecnico-urbanistica".