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Brumana si ritira sull’Aventino: “Per protesta, non parteciperò al prossimo consiglio comunale di Legnano”

Il leader del Movimento dei cittadini contesta l'andamento e la gestione delle sedute. Così, dopo l'ultimo incontro, commenta: "Ho represso a fatica l’istinto di dimettermi e di mandare tutti a quel paese. Ora però diserterò la prossima seduta"

Consiglio comunale in presenza a Legnano

I consigli comunali si susseguono uno dietro l’altro, ma il loro svolgimento non piace. Una generale insoddisfazione aleggia sulle sedute e di questo sentimento di fa portavoce Franco Brumana, consigliere di opposizione del Movimento dei cittadini così oggi, mercoledì 28, ha minacciato addirittura le dimissioni: «Di fronte al perdurare del disprezzo delle prerogative del Consiglio Comunale, ridotto a luogo di scontro polemico e di decisione delle questioni meno importanti, ho represso a fatica l’istinto di dimettermi e di mandare tutti a quel paese».

Brumana parte dallo svolgimento della serata di ieri: «La seduta di ieri del Consiglio Comunale ha confermato il perdurante svilimento di questo organo fondamentale dell’Amministrazione Comunale e della democrazia locale. Il concerto di Bello Figo è stato l’argomento dominante. I consiglieri della Lega avevano proposto ben 14 interrogazioni e una mozione ed hanno polemizzato in modo eclatante, esagerato ed imbarazzante. Largo spazio è stato riservato anche a un’interrogazione pervenuta fuori tempo massimo riguardante la lettera elettorale del Sindaco che è stata ammessa perché considerata urgente, anche se riguardava un fatto ormai trascorso e della minima rilevanza. La Lega da tempo utilizza in modo strumentale e improprio le interrogazioni e interviene in modo formalmente aggressivo occupando la maggior parte del tempo del Consiglio Comunale, che utilizza come tribuna propagandistica e come arena per attaccare comunque il Sindaco».

Il consigliere fa poi riferimento alle prerogative del Consiglio, stabilite dall’art. 42 del TUEL ( testo unico degli enti locali), che «vengono limitate non solo dal comportamento della Lega, ma anche dalla maggioranza che tende a ignorarle. A questo proposito si può ricordare l’approvazione delle linee guida del futuro PGT (piano di governo del territorio) approvate solo dalla Giunta senza nemmeno una preventiva informazione al Consiglio. Oggi il Sindaco all’assemblea di ACCAM, società controllata dal Comune di Legnano, approverà per conto della nostra città la radicale modifica del teleriscaldamento che verrà collegata al decrepito inceneritore di Borsano, lontano oltre 6 km. E’ una nuova scelta strategica di enorme rilevanza, che è stata predisposta in segreto elaborando già il progetto, che dovrà essere presentato entro il 6 ottobre al Ministero per richiedere un finanziamento parziale di questa grande opera».

«Nella seduta di ieri sera nei pochissimi minuti concessi nello spazio delle dichiarazioni preliminari- spiega ulteriormente Brumana – sono intervenuto evidenziando l’illegittimità di una pronuncia del Sindaco non supportata dal voto del Consiglio, che era stato addirittura volutamente tenuto all’oscuro della complessa manovra in atto da tempo. Ho quindi nuovamente ricordato la palese violazione dell’art. 42 del TUEL, che riserva al Consiglio Comunale ogni decisione in merito agli indirizzi da osservare da parte di AMGA e delle società partecipate. Il Sindaco nel suo successivo lungo e articolato intervento non ha degnato di alcuna considerazione questo tema, che inciderà pesantemente sul servizio di teleriscaldamento e sulle spese dei cittadini. Ha preferito dilungarsi, oltre ogni ragionevolezza, su Bello Figo e sulla lettera di propaganda elettorale».

Tutte considerazione che fanno commentare a Brumana: «Di fronte al perdurare del disprezzo delle prerogative del Consiglio Comunale, ridotto a luogo di scontro polemico e di decisione delle questioni meno importanti, ho represso a fatica l’istinto di dimettermi e di mandare tutti a quel paese. Ora però mi consento di disertare per protesta la prossima seduta del Consiglio Comunale, che tra l’altro tratterà questioni di scarsa rilevanza sulla quale dopo le solite risse verbali, si voterà come è stato già deciso».

Come nell’antica Roma, anche Brumana, (“con tutto rispetto per l’evento storico dell’Aventino”, così scrive l’avvocato), si augura che «questo simbolico mini “Aventino” serva a ricordare la fondamentale importanza del rispetto della legge e delle prerogative del Consiglio Comunale».

Redazione
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Pubblicato il 28 Settembre 2022
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