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Comitato Legalità a Legnano: «Il centrodestra vuole vanificare le nostre battaglie»

Comitato Legalità a Legnano all'attacco della mancata presa di distanza del centrodestra dai fatti che hanno portato alla condanna di Fratus, Cozzi e Lazzarini

comitato legalità a legnano

Che il candidato sindaco del centrodestra per le prossime elezioni amministrative di Legnano avrebbe dovuto raccogliere un’eredità a dir poco pesante, dopo lo tsunami politico-giudiziario che ha travolto Palazzo Malinverni la primavera scorsa, non era difficile da ipotizzare. E infatti la prima stoccata contro Carolina Toia è arrivata ancora prima che l’ex consigliere regionale si sia presentata a tutti gli effetti alla città, a poche ore da quando la sua candidatura da ufficiosa è diventato ufficiale.

A scagliare la prima pietra è il Comitato Legalità a Legnano, che la caduta della giunta Fratus l’ha tenuta a battesimo ancora prima dell’arresto di sindaco, vicesindaco e assessore alle opere pubbliche. «I partiti del centrodestra non hanno mai, a nessun livello, preso le distanze dalla condotta dell’ex sindaco e dei suoi fedelissimi ex assessori – sottolinea Antonio Guarnieri, presidente del comitato -. Non una parola di scuse rivolta ai cittadini o di commento critico riguardo le intercettazioni che hanno evidenziato in modo inequivocabile un sistema amministrativo moralmente ed eticamente vergognoso, confermato peraltro dalla condanna penale in primo grado dei relativi protagonisti. Carolina Toia si è presentata alla città con un post nel suo profilo in cui dichiara: “Mi hanno chiesto di mettermi in gioco in prima persona” ma non rivela chi le ha chiesto di farlo. Però questa sua reticenza è inutile perché sappiamo tutti che è stata scelta come candidata dalla Lega di Legnano e cioè da Fratus e Gramegna, il duo che lo scorso anno si è reso protagonista di un celebre casting per un posto nel consiglio di amministrazione di una partecipata».

Il presidente del Comitato Legalità critiche non ne risparmia nè a chi invoca la continuità con la giunta caduta lo scorso anno, né agli “scricchiolii” che l’unità centrodestra ha lasciato intravedere durante il percorso per la scelta del candidato sindaco. Ma per Guarnieri la nota più dolente è la mancata presa di distanze dell’aspirante prima cittadina dai fatti che hanno portato alla condanna in primo grado dell’ex sindaco Gianbattista Fratus, del suo vice Maurizio Cozzi e dell’ex assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini, che contro la sentenza del Tribunale di Busto Arsizio, peraltro, hanno presentato ricorso in appello.

«È in corso un progetto che ha come palese obiettivo la vanificazione delle battaglie del Comitato Legalità a Legnano – conclude l’ex presidente del consiglio comunale della Città del Carroccio -. Partendo dal folle presupposto che nulla di sbagliato sia stato fatto, si sta tentando di cancellare l’azione politica dei consiglieri dimissionari, di far dimenticare il lungo e drammatico percorso della giustizia amministrativa che ha confermato senza alcun dubbio le nostre ragioni e di cavalcare strumentalmente l’ipergarantismo per affermare ciecamente che tutti sono innocenti fino al terzo grado di giudizio. Toia, se venisse eletta, sarebbe in ostaggio di chi, dopo averla prescelta, disporrà della maggioranza consigliare, ciononostante non può per questo essere considerata una vittima. Chi sceglie deliberatamente di rappresentare persone simili con idee e progetti simili, senza mai esprimersi criticamente in merito, ne condivide inevitabilmente gli obiettivi e le modalità».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Luglio 2020
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