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Via Schuster, i dubbi del M5S sul campo in erba sintetica

I pentastellati non nascondono «forti perplessità sulla questione, sia dal punto di vista dell'iter seguito, sia da quello economico, sia da quello della gestione delle priorità»

Prima "vincitore" del bilancio partecipativo 2017, poi al centro di un iter travagliato culminato nell'esclusione, e poi ancora riconfermato, ma questa volta al di fuori del bilancio partecipativo. Adesso il campo da calcio in erba sintetica in via Cardinal Schuster si prepara ad approdare in commissione urbanistica/lavori pubblici: giovedì 24 maggio, infatti, sul tavolo della commissione consiliare ci sarà proprio il futuro del campo.

Nell'attesa della discussione istituzionale, il Movimento 5 Stelle rescaldinese non nasconde le proprie perplessità. «Per quanto ci riguarda, abbiamo forti perplessità sulla questione, sia dal punto di vista dell'iter seguito, sia da quello economico, sia da quello della gestione delle priorità – spiegano i pentastellati –. É vero che il progetto di realizzare un campetto da calcio a Rescalda è risultato il vincitore del bilancio partecipativo, ma è anche vero che il progetto di spesa proposto prevedeva 40mila euro, non 110mila. Chi ci dice che i cittadini, sapendo a priori l’entità della somma da stanziare, non avrebbero votato diversamente? E come è possibile che con un bilancio in perenne difficoltà economica, di punto in bianco si riesca a far saltare fuori dal cilindro ulteriori 110mila euro, quando il bilancio preventivo è stato approvato da poco più di due mesi? E proprio nel corso di quella seduta, quando si discuteva della scarsità di progetti inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche, emergeva la volontà della giunta di non lanciarsi in progetti (superiori a 100mila euro) senza la copertura finanziaria necessaria, e che quindi non era possibile prevedere alcunchè. E anche ammesso (e non concesso) che i soldi si siano trovati, siamo sicuri che sia prioritario spenderli per un (altro) campetto da calcio?».

E il M5S rescaldinese sicuro non lo è proprio per niente. «Quante cose utili si possono realizzare con 110mila euro – proseguono infatti i pentastellati -? Si potrebbe ad esempio realizzare un servizio di scuolabus, del tutto assente nel nostro comune. Si potrebbe realizzare un servizio navetta da e per la stazione, liberando la zona dal sovraffollamento di auto parcheggiate. Oppure si potrebbero riparare le tante strutture comunali danneggiate, o cominciare ad accantonarli nell’ottica di sostituire la biblioteca, visto che i suoi muri sono realizzati, all’interno, in amianto. Si potrebbero realizzare delle fermate degli autobus con pensiline per ripararsi dall’acqua, o si potrebbe dotare la Polizia Locale delle attrezzature necessarie per eseguire i controlli (come quelli sui veicoli inquinanti). Tante sono le cose che si potrebbero fare avendo a disposizione 110mila euro. Soprattutto, si potrebbe discuterne prima di prendere le decisioni, in maniera che le scelte siano ponderate e condivise. E non vale dire che il progetto lo hanno scelto i cittadini – concludono dal Movimento 5 Stelle –, perché, lo ripetiamo, quello che si è sottoposto alla scelta della cittadinanza, era un progetto notevolmente diverso, soprattutto economicamente. Su come spendere 110mila euro extra, nessuno si è mai espresso». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Maggio 2018
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