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Miss Guinée Bissau Europe, targata Parabiago

"Una serata davvero ben riuscita", ha commentato, soddisfatto Bruno Morlacchi, cittadino parabiaghese e Console della Guinea Bissau in Italia

Grazia, eleganza, allegria: questi gli ingredienti dell’appuntamento con Miss Guinée Bissau Europe 2018- Italy, svoltosi sabato sera a Erba, in provincia di Como.

L’iniziativa, vera e propria epopea della bellezza, della cultura e delle tradizioni del popolo guineano, ha inteso riunire quest’ultimo nella celebrazione dell’anniversario della propria indipendenza. Nel mese di settembre (il giorno 24, per la precisione), per il Paese africano è, infatti, festa grande, in ricordo dello stesso giorno del 1973 quando, da colonia portoghese che era, riuscì ad ottenere l’autonomia.

Musica, danze e un ricchissimo buffet a base di specialità tipiche africane hanno fatto da contorno al momento clou della serata: la finalissima di Miss Guinea Bissau 2018, che ha portato a sfilare sulla passerella le bellezze guineane. Ragazze che, per motivi di studio o di lavoro, hanno lasciato la loro terra per trasferirsi nei vari Paesi Europei, fra i quali l’Italia.

Difficile scegliere la più bella, considerando che ognuna di loro è riuscita a conquistare pubblico e giuria. Alla fine a trionfare è stata la ventitreenne Carlota Gomes, che vive nel Sud della Spagna, ad Alicante, in gara con il numero 8. Al secondo posto Henriqueta Mendes, 22 anni, che vive a Lecco, in gara con la coccarda numero 1.

"Una serata davvero ben riuscita", ha commentato, soddisfatto Bruno Morlacchi, cittadino parabiaghese e Console della Guinea Bissau in Italia, ricordando la finalità benefica delll’iniziativa: il ricavato sarà infatti devoluto alla costruzione di una scuola, per assicurare l’istruzione ai bimbi di un villagio.

E’ dal 2012 che Morlacchi ha sposato la causa della Guinea Bissau in veste di console, dopo anni di volontariato in Africa: da allora sta lavorando egregiamente non solo per gestire le innumerevoli questioni burocratiche dei guineani presenti in Italia, ma anche nell’ottica di aiutare il Paese africano a imboccare la strada giusta per mettere a frutto le proprie straordinarie potenzialità. Accanto a lui sabato c’era anche la compagna Sabrina Amadeo, che lo ha aiutato nell’organizzazione dell’evento e che, “contagiata” come lui dal cosiddetto “mal d’Africa”, si è data da fare non poco per la buona riuscita dell’evento.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Ottobre 2018
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