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Discarica di Cerro Maggiore bis, nessun progetto autorizzato

Regione Lombardia risponde all'interrogazione del consigliere Trezzani e la giunta cerrese ribadisce il suo no

In copertina, una foto del sopralluogo del consigliere regionale Trezzani e dell'assessore alla sicurezza Sberna alla ex discarica.


«Non risulta pervenuta alcuna istanza di autorizzazione per l'ampliamento della discarica di Cerro Maggiore / Rescaldina» e, nel caso in cui si dovessero rivedere i termini della convenzione per il riempimento del sito, andrebbero interpellate le parti interessate. Ossia ex Simec, Comune di Cerro Maggiore e Comune di Rescaldina. E' questo quanto emerge, nero su bianco, dalla risposta di Regione Lombardia all'interrogazione del consigliere leghista Curzio Trezzani che si era interessato alla vicenda della ex discarica di Cerro Maggiore.

Il tema discarica bis era tornato d'attualità durante la campagna elettorale di primavera. Il Movimento 5 Stelle aveva sottoposto all'attenzione di tutti i candidati alla carica di sindaco la questione: il contratto con la ex Simec – società che si occupa del riempimento della "cava" – stipulato nel 2011, è scaduto nel 2017 e la società ha riempito il buco della discarica con terre di scavo e rocce solamente per il 3%. Da qui la richiesta di riempire il sito con anche altri tipi di rifiuti. Immediato, compatto e bipartisan fu il coro di no alla discarica bis da parte dei candidati sindaco, prima in campagna elettorale e poi in consiglio comunale, con una presa di posizione ufficiale dei rappresentanti dei cittadini nel parlamentino cerrese.

Nella risposta inviata da Regione Lombardia si sottolinea come nel progetto originario non fosse preclusa l'approvazione da parte delle autorità competenti di progetti che prevedessero modalità di riempimento diverse da quelle previste nella convenzione, ma, in un caso simile, sarebbe stata necessaria una rinegoziazione tra le parti. E le parti in causa, viene ribadito, sono ex Simec, Comune di Cerro Maggiore e Comune di Rescaldina.

Ora, dopo la risposta di Regione Lombardia, è il capogruppo della lista di maggioranza Centrodestra Unito, nonchè consigliere in quota Lega Alessandro Provini a "tirare le somme" di questa prima parte della "battaglia" contro ogni possibile riapertura della discarica, ribadendo l'assoluta contrarietà all'ipotesi della giunta Berra. «Come d'abitudine la Lega quando fa una promessa la mantiene. Noi siamo abituati a rispettare le persone, sempre, e non siamo soliti ad aprir bocca solo per darle fiato. In campagna elettorale avevamo promesso impegno concreto e tangibile sulla discarica. Detto, fatto – ripercorre Provini -. Noi pretendiamo che tutte le parti in causa dicano la loro, partecipino alla risoluzione delle problematiche. Per questo abbiamo chiesto ed ottenuto dal consigliere regionale della Lega,Curzio Trezzani, di presentare per conto nostro un'interrogazione regionale sulla ex discarica. E nella risposta dell'assessore regionale troviamo passaggi molto importanti, che aprono finalmente una prospettiva sul futuro. Infatti sottolineiamo il seguente concetto: "la negoziazione della modalità di riempimento deve essere fatta tra le parti (comune e Società ex Simec), dopo che il progetto presentato abbia ricevuto l'approvazione di Città Metropolitana". Quindi tutto questo conferma quanto avevamo detto in consiglio e smentisce i portatori di sventura che avevano approvato la vecchia convenzione: al momento non esiste un nuovo progetto e comunque, allorquando questo progetto arrivi, il comune avrà l'ultima parola su di esso».

«Insomma siamo noi gli artefici del nostro destino e assicuriamo alla cittadinanza che la nostra amministrazione, e in primis la Lega, continuerà a cercare nelle istituzioni gli atti che pongano la definitiva parola fine a questa faccenda – prosegue Provini – . Perseguiremo ogni percorso, collaborando con il comune di Rescaldina e Città Metropolitana…fino ad arrivare al ministero, se fosse necessario! Noi sappiamo quello che vogliamo. La Lega ha una sola faccia ed una sola parola. Ribadiamo la nostra soddisfazione nel vedere che attualmente tutti hanno riconosciuto gli errori commessi nel recente passato e si sono allineati sul percorso virtuoso che stiamo percorrendo. Per questo, oggi più di ieri, rassicuriamo i nostri concittadini sulla ex discarica: sulla questione siamo vigili e metteremo in campo tutte le nostre forze e capacità per il bene di Cerro e Cantalupo».

Redazione
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Pubblicato il 10 Settembre 2018
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