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CIRCO ACQUATICO: ALL’ESTERO ARTISTI, IN ITALIA “ZINGARI”

Non piace ai "circensi" presenti in città una definizione troppo ricorrente nella nostra società - Negati maltrattamenti agli animali...

Nella foto, Fellon Rossi figlia di Davide, titolare del Circo Acquatico


Nessun maltrattamento di animali nel Circo Acquatico "Splash Tour" della famiglia Arduini Rossi che, dopo la  sostenuta protesta animalista svoltasi lo scorso pomeriggio, ha risposto pacificamente invitando i manifestanti a constatare di persona come vengono accuditi gli animali.

La struttura, approdata in piazza I Maggio in occasione delle festività natalizie e che ogni giorno propone spettacoli alle 17 e alle 21, era stata presa di mira da un gruppo di animalisti che ha presidiato l'entrata del parcheggio d'accesso, cercando di non far acquistare i biglietti ai potenziali spettatori.

Critiche che hanno decisamente amareggiato la famiglia Rossi: "I nostri animali non sono nati e cresciuti allo stato brado ma in cattività – spiega Fellon Rossi, figlia di Davide, titolare del Circo Acquatico -, se venissero liberati in natura morirebbero perchè non sanno difendersi nè proccacciarsi cibo. Nessuno li obbliga a fare esercizi contronatura, prima di tutto badiamo alla loro salute. E' tutto in regola: appena arriviamo in una città vi sono rigidi controlli da parte di veterinari e Asl che impongono precise condizioni su come tenere gli animali ed è a queste che ci atteniamo. Gli animali come l'ippopotamo pigmeo o la foca hanno i loro confort, a loro non manca nulla: ce ne occupiano come fossero nostri figli. E la nostra è davero una grande famiglia".

Tradizioni tramandate da padre in figlio quelle circensi: "Negli altri paesi ,come in Francia, siamo considerati artisti, qui in Italia tutti pensano che siamo zingari – racconta Fellon -. Il nostro è un lavoro duro, lo facciamo tenendo sempre ben presenti i bisogni degli animali. Ricordiamo poi che questa è un'attività che dà lavoro a numerose famiglie. Bloccare gli spettacoli equivale a perdita di posti di lavoro e creare gravissimi problemi all'esistenza di tanti animali".

gea somazzi

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Dicembre 2012
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