Circolo socialisti: “Da Papa Prevost una apprezzata e ricorrente invocazione della pace”

Il Circolo Socialisti Matteotti Milano Nord Ovest saluta laicamente l’elezione al pontificato di Robert Francis Prevost, oggi, Papa Leone XIV. Noi laici in politica, guardiamo con interesse ciò che accade sempre nella storia e nella vita pubblica. Il richiamo forte a papa Leone XIII, la sua elezione cosi veloce è al di fuori di ogni ragionevole previsione, ma la realtà e un’altra, questa scelta è dovuta alla personalità e alla formazione di Prevost.
Parte da lontano e sembra essere l’ unica con le carte in regola che possa rispondere ad un papa (ANTI Trump) per meglio tutelare gli ampi interessi propri.
Il suo nome non è mai uscito dalle bocche degli osservatori, ma dagli ambi più profondi della chiesa era una personalità ben nota e conosciuta, riconoscendo in lui la dote di rispondere ai problemi da risolvere.
Sconosciuto agli occhi delle masse ma non a quelli di allora Papa Francesco, il quale lo chiama per continuare la sua radicale riforma immaginabile ,abbandono della messa in latino e il cattolicesimo tradizionale preconsiglio vaticano secondo, dal momento che i cattolici tradizionalisti sono stati in grado di causare un tale clamore, causando la caduta del flusso delle donazioni negli Stati Uniti.
Certo che no, il Vaticano non rischia la banca rotta, ma in concreto ha perso un importante quota di flusso delle donazioni, più il flusso dei finanziamenti USA alla chiesa.
Previsione, nel segno del Papa delle enciclica sociale è la ricorrente invocazione della pace, lasciano pensare che il Pontefice possa essere davvero un costruttore di ponti in questi difficili frangenti nazionali e internazionali.
Sotto questo aspetto , una lettura geopolitica è doverosa. Se un papa asiatico avrebbe significato come significò la scelta di Woytila è un contrasto l’allora blocco sovietico, una “sfida ” al sistema cinese del capitalismo di stato camuffato da ‘socialismo’…la Chiesa puntando su il primo papa statunitense ha voluto scegliere, preoccupata per molte delle uscite, un alter ego di Donald Trump?
Se gli Usa si rinchiuderanno, si isoleranno e sceglieranno politiche autocratiche e dispotiche di sponda con Putin e ammiratori che abbiamo anche in Italia come ben risaputo, lo stesso Occidente liberaldemocratico, che non può non poggiare sulle due sponde dell’Atlantico, rischierebbe di crollare e in mezzo la vecchia Europa con la Russia
ben contenta assieme ai detrattori degli Stati Uniti d’Europa che sognavano già i nostri padri del Risorgimento che avevamo visto forse lungo.
Se questa mossa geopolitica avrà successo con il pontificato Prevost, sarà la storia a dirlo assieme all’impegno anche di noi laici in Italia e in Europa. Ognuno è chiamato a fare la sua parte, anche piccola.
I Socialisti Circolo Culturale
Giacomo Matteotti
Nord Ovest Milano Metropoli
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