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S.E.L.: IL 5 X 1000 NON SI TOCCA!

23 Novembre 2010


Il 15 novembre, durante la seduta notturna della Commissione Bilancio alla Camera in cui si è esaminata la ‘legge per la stabilità’, neologismo che sta ad indicare la vecchia ‘legge finanziaria’, è stato licenziato un testo nel quale è previsto uno stanziamento pari a 100 milioni di euro da destinare al 5 per mille per l'anno 2011. Si tratta di un taglio del 75% rispetto all'anno precedente.

Termini burocratici che stanno ad indicare che per il volontariato e la ricerca in campo medico e scientifico, l’anno prossimo verrà stanziato dallo stato solo un quarto di quanto stanziato negli anni precedenti … Un taglio orizzontale e micidiale voluto da Tremonti, un taglio che ha quasi del disconoscimento di paternità visto che il 5 per mille fu introdotto dallo stesso nel 2005. Un taglio che metterà sicuramente in ginocchio quella parte di Italia laica e religiosa che umilmente, spesso disconosciuta, ha fatto e fa funzionare tanti servizi che senza di essa, sarebbero già da tempo paralizzati.
 
Da più parti in queste ore sono state rese dichiarazioni circa l'inopportunità di una norma simile, sino a gridare allo scandalo. E’ vero che in tempo di riduzione del gettito fiscale è difficile mantenere in vita il 5 per mille. E' comprensibile che se si accorcia la coperta qualche parte del corpo resta al freddo … Non si capisce però perché l'8 per mille resta invece intoccabile e, soprattutto, senza massimale . Un 8 per mille di cui una cospicua parte va direttamente allo stato italiano, quei fondi che la legge prevede siano destinati proprio alle attività di protezione civile, solo che l’attuale governo Berlusconi, li preleva a piene mani per rifinanziare le operazioni militari internazionali e la riorganizzazione degli armamenti con conseguente ripercussione per i tagli imposti ad altri settori civili e sociali.

Un esempio: lo stanziamento annuo per la sola missione afghana è arrivato a 750 milioni di euro. Con qualche spesuccia extra (per esempio le bombe per i cacciabombardieri AMX) si farà presto a fare cifra tonda a 800 milioni. Si può affermare senza grande approssimazione che un anno di guerra corrisponde a due anni di 5 per mille. Quanto welfare in Italia si muove con queste somme?

Purtroppo è anche vero che nessun gruppo politico si è realmente impegnato finora nel portare a fondo i disegni di legge di stabilizzazione del 5 per mille, affinché ogni anno non si ripetessero le solite liturgie legate al rifinanziamento dello stesso. Sinistra Ecologia Libertà del Legnanese invita tutti i cittadini a firmare l’appello nazionale “Non toccate il 5 per 1000” promosso da tutto il Terzo Settore italiano all’indirizzo web www.iononcisto.org oppure su facebook, e si affianca a tutto il volontariato, in special modo quello del nostro territorio, affinché questo iniquo testo venga modificato.

Anche Sinistra Ecologia Libertà del Legnanese chiede al Parlamento Italiano di intervenire per eliminare, nel testo della ‘legge per la stabilità’ di prossima discussione, il tetto di 100 milioni di euro da destinare al ‘5 per 1000’ per l'anno 2011, ripristinando quanto meno l'importo dei fondi previsti nell'anno 2010.

Ringraziamo gli amici di PeaceReporter e Giampaolo Concari per i dati forniti.

Rino Lattuada
Sinistra Ecologia Libertà del Legnanese  

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