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LA RISPOSTA DEI VERDI AL CONSIGLIERE DEL PARCO ALTOMILANESE, MATTEO BOCCA

21 Febbraio 2009

I Verdi di Legnano, accusati da un consigliere del parco altomilanese di fomentare polemiche politiche sono costretti  a rispedire tali dichiarazioni al mittente. Tale esponente  del Parco mentre sentenziava sui Verdi ha poi puntato l'indice sulla stampa locale colpevole di cattiva informazione (strano che il consigliere non l'abbia anche definita “comunista”) e sulla maggioranza che governa la provincia di Milano, ci permettiamo la battuta , manca solo che se la prendesse con la croce rossa.
Non vogliamo invadere il campo altrui e per chi nell'elenco sopra citato voglia rigettare le accuse, parleremo esclusivamente per ciò che ci compete.
Al consigliere nella frenesia di ergersi a  Bocca della verità sulla questione sfuggono molte questioni sostanziali.
In primo luogo che l'interrogazione sul PAM viene posta a legnano in ambito di consiglio comunale da un soggetto politico che nulla ha che vedere con i Verdi, l'interrogazione viene infatti presentata da Insieme per Legnano. Eppure sulla stampa che svolge il  suo lavoro di informazione, presentando dei fatti la distinzione è apparsa chiaramente.
In secondo luogo che il comunicato stampa dei Verdi chiaramente riprendeva e ringraziava le segnalazioni che in primo luogo e senza dubbi sono arrivate dai cittadini che vivono il parco e che proprio per questo sono anche state oggetto delle inchieste della stampa locale.In questa ottica  Pertanto i Verdi per legnano ribadiscono il proprio comunicato  sintetizzato dall'informazione cittadina ed apparso per esteso sul sito dei Verdi di Legnano.
E' opportuno ricordare come nel documento in questione  veniva citata la proposta della Sinistra e degli Ecologisti Legnanesi  per la valorizzazione del parco con la sottrazione di aree alla speculazione edilizia, per un progetto futuro come esempio  quello della pista ippica. Invece di rispondere su questioni concrete ed alle sollecitazioni contenute nel comunicato, ad esempio sulla questione legate a difficoltà oggettive che il parco vive o ha vissuto viene dal consigliere Bocca spostato il tutto con lo scaricabarile sulla provincia di Milano.
La domanda è logica e conseguente :chi sta fomentando  un caso politico di basso livello ?
Nella nostra comunicazione veniva posto l'accento su alcuni limiti che abbiamo rilevato nella gestione del Parco, le dichiarazioni che leggiamo ne confermano i dubbi  dobbiamo infatti domandarci perchè la direzione del parco non sia in possesso dei mappali e dei relativi proprietari in modo tale, in caso di azioni irregolari, possa immediatamente denunciare agli organi competenti gli illeciti. Di fatto è grave che il taglio delle piante possa essere fatto senza che l'organo di controllo locale abbia ricevuto comunicazione fosse solo per conoscenza.
E mentre il consigliere Bocca si fa carico non capiamo a che titolo di un compito non suo quello politico,gli sfugge un altro “dettaglio”. Mentre correttamente datando al 23 gennaio le prime segnalazioni  dei cittadini (con il taglio cominciato prima di questa data) facciamo notare che le considerazioni , intese come critiche costruttive ma ineludibili come le definivamo nel comunicato  intercorre ben più di una settimana.
In questo lasso temporale  correttamente la Sinistra ed Ecologisti si barcamenava tra uffici comunali che non davano risposte, alimentando i dubbi da noi descritti. Finalmente sappiamo qualcosa di concreto dopo solo oltre tre settimane. Una celerità quella di cui si bea il Bocca che compete con quella delle lumache.
Approfittiamo quindi per chiedere se le dichiarazioni apparse sulla stampa a nome Matteo Bocca rappresentino la versione ufficiale dei vertici del PAM. Comprese le numerose valutazioni sulla stampa e sulla politica, da esse trarremo il nostro da farsi.

Verdi per Legnano

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