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LA CISL DI LEGNANO-MAGENTA: EQUITA' FISCALE, LAVORO E GIUSTIZIA SOCIALE

16 Novembre 2010


“La politica del rigore europea ha scongiurato il pericolo di un’ulteriore crisi e l’indebolimento dell’Euro e dei mercati internazionali. Ora risulta necessaria una politica nuova a livello europeo e un forte sostegno alla ripresa a livello nazionale, attraverso una efficace politica economica.

Proprio per questo oggi è il tempo delle responsabilità, della corresponsabilità delle scelte, della rappresentanza, del proprio compito nel costruire il futuro per se stessi e per chi viene dopo di noi. Ci dobbiamo preoccupare di tutto questo soprattutto per il fatto che la politica è spesso assente, litigiosa ed arrogante, volta prima al proprio interesse che a quello del paese. E questo tipo di politica rischia di riportarci nella profonda crisi economica, sociale e di democrazia partecipativa.

Come CISL rifiutiamo l’ipotesi di elezioni anticipate e tutto ciò che si basa su irresponsabilità, lobbismo e ingiustizia, che portano a destrutturazione sociale ed istituzionale, per questo chiediamo alla politica, al Governo più attenzione alle politiche di sviluppo, alla spesa sociale, all’equità fiscale, per il bene dei cittadini e del Paese.

Sono tanti i problemi che ci stanno davanti e come CISL non attendiamo di andare alla deriva o di vedere erodersi le fondamenta di una società che ha avuto momenti di sviluppo importanti e che immersa nella complessità della crisi mondiale ed italiana attende la ripresa, il rilancio, anche tramite nuove riforme, che aprano una stagione diversa e tolgano rendite di posizione vecchie e passate, favoriscano nuovi diritti di cittadinanza e di sviluppo.

I problemi sono troppo grandi per non affrontarli o affrontarli da soli, ma la CISL intende affrontarli ponendo al centro il lavoratore, il pensionato e la famiglia. Siamo tutti chiamati a ricostruire un “capitale sociale” di fiducia capace di cooperare correttamente tra la maggioranza e l’opposizione, ma anche tra i corpi intermedi di rappresentanza per decidere con chiarezza priorità e interventi immediati. C’è già chi definisce il nostro Paese “media potenza declinante”, per questo dobbiamo reagire e giocarci il futuro in una sfida al rialzo, anche verso il sistema finanziario che ancora oggi, senza regole, scherza sulla ricchezza reale e sul lavoro, penalizzando il sistema sociale, economico e finanziario del Paese.

L’Italia ha la necessità di invertire la marcia sbagliata, rafforzata dalla crisi, con bassa produttività e competitività, troppe tasse, elevata evasione fiscale, sprechi e insufficiente rilancio della domanda interna e dei consumi. Anche prima della crisi c’erano segnali di difficoltà rispetto alla minore produttività nei confronti degli altri paesi, dovuti anche agli atavici problemi di mancanza di viabilità, di trasporti, troppa burocratizzazione, male organizzazione, evasione fiscale e contributiva, costi del sistema istituzionale, ect.

Per questo la situazione o va cambiata o non ci permetterà di avere più salario, e aumenteranno nel contempo le disfunzioni di sistema. E’ importante che nessuno si trovi impreparato a probabili strette creditizie ed è importante che le nostre aziende si rafforzino, si aggreghino e diventino patrimonialmente più forti per continuare a garantire nuovi posti di lavoro.

Per questo il nostro sindacato ha reclamato nuove regole e spazi d’azione per la tutela degli interessi individuali, collettivi e generali. Nella nostra azione sindacale, è bene che lo ricordiamo sempre, noi agiamo costantemente per il perseguimento degli interessi generali della società, e su questo possiamo inserire, per riflettere, anche ciò che è accaduto a Pomigliano, nonostante le conseguenze poco nobili di chi tenta di intimorirci, ma che non avrà seguito e strada, anzi dopo l’aggressione al nostro Segretario Generale Raffaele Bonanni, e gli assalti squadristi alle sedi sindacali, ci troverà ancora più pragmatici, responsabili ed autonomi. E la nostra azione la dimostriamo con le politiche di concertazione a tutti i livelli, al centro come nel territorio, per rafforzare la democrazia partecipata, per diffondere nuove relazioni industriali, aumentare la partecipazione nella gestione, nel controllo e nell’indirizzo negli enti e nelle aziende. La dimostriamo quando insistiamo per modernizzare la pubblica amministrazione, quando, reclamiamo efficienza e accessibilità dei servizi di welfare, quando attiviamo la nostra azione sindacale di categoria e di confederazione contro certi corporativismi dominanti. La dimostriamo quando ci mobilitiamo per sostenere che lo sviluppo di un paese e le politiche di cittadinanza non possono prescindere dalla questione fiscale, da un fisco più equo che funga da volano di crescita per favorire l’economia e la coesione sociale, proprio come ha chiarito il presidente Napoletano. E proprio per questo il 9 ottobre ci siamo mobilitati a Roma per un fisco da cambiare assieme, per ridistribuire il carico fiscale dalle persone alle cose e ai consumi, così si potrà valorizzare il lavoro, colpendo le rendite finanziarie e le manifestazioni di ricchezza che oggi sfuggono all’erario, e soprattutto per chiedere la riforma fiscale, vera riforma istituzionale per eccellenza. La nostra azione la dimostriamo e l’abbiamo dimostrata anche con la contrattazione che ha ottenuto la detassazione del salario di 2° livello, e che ha aumentato il percorso di protezione del potere d’acquisto. Il nodo fondamentale rimane il nuovo patto fiscale a sostegno delle famiglie, dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese che innovano, e la manifestazione “Meno fisco per il lavoro, più lavoro per l’Italia”, voluta assieme alla UIL, ne è l’evidente richiesta, al di là di ogni tipo di chiacchiere e speculazioni, senza creare populismo e aggressività inutili, ma per sollecitare le riforme, ricercare alleanze e rafforzare l’azione congiunta in modo che il problema diventi di tutti e tutti si sentano coinvolti.

Si devono unire tutte le forze positive e responsabili del Paese per invertire la rotta per ridurre il troppo peso fiscale sul lavoro dipendente e sui pensionati, per una riforma chiara dell’Irpef che riduca le aliquote di chi possiede meno. Troppo pochi sono i sostegni economici per le famiglie, i servizi sociali offerti, le detrazioni e gli assegni familiari, mentre troppe sono le consulenze immotivate, la corruzione, gli appalti e i subappalti irregolari, troppa è l’evasione fiscale da cui si potrebbero recuperare risorse fondamentali per lo sviluppo e gli investimenti.

La CISL insieme alla UIL ha scelto di farsi carico e portavoce di queste difficoltà da affrontare soprattutto per quei lavoratori, pensionati e famiglie che pagano le tasse fino in fondo e per le quali il prelievo fiscale risulta troppo oneroso, soprattutto in questo momento di crisi. Anche questa è una sfida da affrontare, portare avanti e vincere. La CISL non si ferma e non si rassegna, non urla a vuoto e non fa allarmismo senza speranza.

Il nostro compito è agire in modo virtuoso, con umiltà e coraggio, stando assieme anche a chi è diverso da noi, ma condividendo gli stessi obiettivi e cerca di far ripartire lo sviluppo su nuovi fattori quali la competitività, la produttività, la giustizia, l’equità e la coesione sociale.

A Roma siamo andati in tanti, motivati e senza tentennamenti, per un percorso comune di tutela e di sviluppo, per far tornare a crescere la nostra economia e il nostro territorio, a beneficio dei nostri iscritti e delle nostre iscritte, di tutti i lavoratori e lavoratrici, di tutti pensionati e pensionate del nostro territorio e del Paese.

Il Segretario
UST CISL Legnano Magenta

Giuseppe Oliva
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Si avvicina per la CISL il momento di un grande cambiamento organizzativo: arriva la nuova Card. Dal prossimo anno gli iscritti alla CISL avranno una nuova tessera di iscrizione elettronica. La TESSERA CARD, un nuovo strumento con microchip che sostituirà la tradizionale tessera degli iscritti, i dati che conterrà sono: dati anagrafici; codice fiscale a barre ed inoltre la novità, un chip di memoria dove saranno immesse tutte le convenzioni fatte dalla CISL e che daranno diritto ad una serie di sconti. Le tessere saranno abilitate all’accesso al circuito di convenzioni definito a livello nazionale, e sarà integrabile anche a livello territoriale, per cui negli esercizi convenzionati, attraverso i terminali Pos, si otterranno sconti e punti riservati agli iscritti CISL. Nel corso del 2010 vi è stata la sperimentazione positiva, fatta in due territori nazionali, a Palermo e a Genova, quindi ora siamo pronti a partire per tutto il territorio nazionale. La nuova Card avrà validità triennale e sarà fornita a tutti gli iscritti di cui si conosce il codice fiscale.

L’operazione è molto importante e consentirà di fornire una chiave moderna e tecnologicamente avanzata agli iscritti per l’accesso al sistema dei servizi CISL, inoltre permetterà all’organizzazione di conoscere meglio i propri iscritti e si avrà una trasparenza rispetto al numero degli iscritti. Questo comporta un cambiamento strutturale del nostro modello organizzativo, che considera i servizi importanti per il rapporto con i nostri iscritti, soprattutto in un mondo del lavoro sempre più frammentato e dove diventa fondamentale intercettare le persone nei CAAF o nei Patronati oltre che sul posto di lavoro.

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LE NOTIZIE DAL TERRITORIO

FIM CISL: VIGANO’ SUBENTRA A CANAVESI
Procede anche a livello territoriale la riorganizzazione del Sindacato. Lo scorso 22 ottobre, il Direttivo della FIM CISL Legnano Magenta, alla presenza della Segreteria Nazionale Anna Trovò e del Segretario Generale della Lombardia Nicola Alberta, del Segretario Generale UST CISL Legnano Magenta Giuseppe Oliva, valute le dimissioni del Segretario Territoriale  Elio Canadesi per raggiunti limiti di mandato, ha provveduto alla sua sostituzione. E’ stato eletto Segretario Generale Beppe Viganò e, contestualmente, la nuova Segreteria formata da Ermano Alemanni, Luca Paglialonga e Stefano Bellaria.

“A Elio Canadesi, da sempre nella FILM CISL e risorsa d’immenso valore per l’organizzazione, è stato tributato un caloroso, fraterno e sentito saluto che non potrà, in ogni caso, essere sufficiente per ricompensare il lavoro svolto in anni di militanza” fanno sapere dalla CISL Legnano Magenta.
FISTEL CISL: ELEZIONI DEL SEGRETARIO GENERALE
Lo scorso 26 ottobre, si è svolto al Direttivo Territoriale Legnano Magenta della FISTEL CISL, con all’Ordine del Giorno, le dimissioni del Segretario Generale, elezioni del nuovo Segretario Generale e componenti la Segreteria.
Il Direttivo ha eletto Tullio Falarti quale Presidente dell’Assemblea. Presenti gli undici componenti del direttivo e accertato il numero legale, si è provveduto alla votazione, che ha visto l’elezione di Sabria Sharif quale Segretario Generale della categoria. Completano la Segreteria Enrico Lorenzani e Marco Basciu.

RIPARTE LA CONTRATTAZIONE SUL TERRITORIO INSIEME PER VINCERE LA CRISI
Proprio in questi giorni la CISL Legnano Magenta ha scritto ai Comuni del territorio per avviare insieme il percorso per la contrattazione locale in vista della redazione dei prossimi Bilanci. Un cammino non facile, anche alla luce della futura Finanziaria che non s’annuncia migliore della precedente per i nostri Comuni. “Ma ci sono delle problematiche” fa notare il Segretario territoriale Giuseppe Oliva “che gioco forza, debbono essere affrontate insieme. Certo, la CISL segue con apprensione l’evolversi di questa situazione, anche in considerazione di una crisi che non pare dare segnali concretamente positivi”. “Il timore è che vengano meno alcuni servizi essenziali per garantire determinati standard di Welfare”. “Detto questo ognuno giocando il suo ruolo, deve approntare le adeguate soluzioni per aiutare concretamente le fasce più deboli” fa notare Oliva. Anche nell’Alto Milanese, intanto, il rilancio economico tarda ad arrivare e, comunque, non risponde in modo adeguato ai problemi di “ricollocazione” dei lavoratori. “Attendiamo ancora – conclude Oliva – quella riforma degli ammortizzatori sociali che non c’è stata. Va bene l’applicazione della cassa integrazione in deroga, ma questa non è una misura strutturale per combattere la crisi”

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