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“Legnano una diversa ripresa…” in mostra gli scatti del fotografo legnanese Cristian Visentin

In centro città sono esposte 30 foto che raccontano la città deserta nel periodo del lockdown. Ad ottobre saranno invece messe in mostra le foto con i volti di alcuni legnanesi sempre durante la pandemia

mostra a cielo aperto di Cristian Visentin

Dai bianco e nero della città deserta durante il lockdown ai primi piani dei volti con mascherina che hanno segnato l’inizio del lento e graduale ritorno alla normalità della fase due. Sono i due momenti della mostra en plein air del fotografo legnanese Cristian Visentin inaugurata nel pomeriggio di sabato 9 settembre alla presenza del sindaco Lorenzo Radice e del vicensindaco Anna Pavan .  Il primo capitolo espositivo (dal 9 settembre al primo di ottobre) racconta in 30 foto la città deserta nel primo periodo della pandemia. Il secondo momento della mostra (dal 7 al 29 ottobre), invece, è dedicato ai volti e agli sguardi: 24 scatti che compongono il ritratto di dodici persone ognuna delle quali ripresa con un primo piano che mostra occhi e mascherina e con un’inquadratura intera. L’esposizione si ricollega a quella in corso a Palazzo Leone da Perego “Io Milano aprile 2020”. Nelle sale espositive c’è il lavoro realizzato durante l’emergenza sanitaria a Milano dal noto fotografo legnanese Carlo Mari.

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mostra a cielo aperto di Cristian Visentin 4 di 10

Riferendosi agli scatti in bianco e nero della città deserta il legnanese ha commentato: «Ricordo ancora quei giorni – racconta il fotografo -. Ero solo in città, era surreale. Ho quindi voluto raccontare questi spazi vuoti. E l’ho fatto in bianco e nero. Tutti gli scatti sono stati donati alla città: è una documentazione di un periodo storico non potevo non condividerlo. Anche per questo ho scelto di esporre queste foto in centro città: questo è un racconto per la comunità».

Gli scatti, stampati su pannelli, si potranno ammirare nei punti di ingresso della ZTL Centro: via Luini, Corso Garibaldi/via Verdi, corso Magenta (scuola De Amicis) e nelle piazze San Magno e don Sturzo. «Ho cercato di fermare il tempo in un “racconto storico”; dalle trame alienanti dello stop nazionale visto dalla e nella mia città, Legnano, fino alla sua “rinascita” dove tutti tornavano ad abitare strade, piazze e negozi – spiega Visentin. Con questo racconto fotografico voglio rendere omaggio alla forza dell’essere umano, capace di passare dalla desolazione e dalla solitudine e di ritornare protagonista nel suo esistere, di rialzarsi e tornare a vivere. Dedico questa mostra a mio padre Danilo, che sin dall’inizio dei primi scatti del lockdown poi fino alla “rinascita” della fase 2 mi ha supportato con il suo entusiasmo e il suo grande stupore».

Il primo cittadino, invece, ha sottolineato il collegamento tra l’esposizione di Carlo Mari a Palazzo Leone da Perego con quella di Visentin: «Abbiamo voluto stimolare un ideale dialogo fra la mostra di Visentin, che ci restituisce la Legnano vuota di quei giorni di primavera, con la Milano immortalata da Carlo Mari nello stesso periodo. In questo caso, una mostra diffusa in città e all’aperto assume un significato ulteriore perché gli scatti sono scorci di quella città che abbiamo sempre sotto gli occhi, anche se, fortunatamente, ormai tornata alla normalità».

Chi è Cristian Visentin

Nato e cresciuto a Legnano, fotografo professionista con il proprio Studio Vise PhotoGraph. Si avvicina alla fotografia come forma artistica per raccontare, trasmettere e vivere le emozioni di tutto quello che si trova tra l’obiettivo della macchina fotografica e l’anima. Indelebile. Specializzato in ritrattistica e reportage, docente di fotografia presso Vise PhotoGraph. www.visephotograph.com

 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 10 Settembre 2023
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