E’ finita la stagione dei Knights. E’ finita con un groppo alla gola, malcelato. Diciamola tutta: la fine non dà merito a una stagione straordinaria e nemmeno a una società che, con un budget ridotto rispetto ad altre più quotate, ha messo in campo una squadra arrivata al secondo posto nella stagione regolare e approdata alle finali di Coppa Italia.

Diciamo anche, senza apparire troppo di parte, che Legnano non è stato aiutato dalla fortuna. Alla gara decisiva per le semifinali dei playoff è arrivato con solo sette uomini a referto. Senza infortuni nella stagione, proprio adesso doveva accadere quello che ha privato la squadra dell’apporto di Oboe? Ahinoi, sì. E’ accaduto nella stessa serata in cui, partita quasi vinta e semifinale conquistata, la difesa è caduta in un errore tanto enorme da apparire impossibile a livello di B Nazionale.

Il groppo alla gola c’è e potrebbe, da altre parti, portare a dismissioni nei progetti. Legnano,  questa è una fortuna meritata in anni di impegno, ha dalla sua parte due elementi che lo faranno ritornare grande nei programmi futuri:  un gruppo dirigenziale trainato da un presidente Tajana che non si lascia scalfire nelle intenzioni da alcuna sconfitta  e un pubblico straordinario, sempre pronto a rispondere agli appelli della società, come accaduto ieri sera. L’abbraccio alla squadra a fine gara, ieri sera, è stato il sigillo di una unione ferrea, sulla quale fare affidamento sempre e comunque.