Un’assoluzione che scuote la politica legnanese ancor più della condanna
Come questa sentenza potrà influenzare l’attuale ambiente politico e come potrà condizionare le prossime elezioni? Questa la domanda che sorge dopo l'assoluzione di Fratus, Cozzi e Lazzarini decisa dalla Corte d'Appello di Milano
La sentenza definitiva che ha riabilitato totalmente i tre ex amministratori comunali di Legnano, Gianbattista Fratus, Chiara Lazzarini e Maurizio Cozzi è assolutamente straordinaria. L’assoluzione in appello, infatti, è stata richiesta anzitutto dalla Procura generale di Milano, dopo che l’inchiesta coordinata dalla Procura di Busto Arsizio in primo grado aveva portato agli arresti l’ex sindaco e gli ex assessori. Addirittura, per Cozzi, ricordiamo, si erano aperte le porte del carcere. Per tutti, una vicenda che ha interrotto la carriera politica. Una amara, triste storia, naturalmente, a livello personale.
Il cambio di rotta della Procura generale merita una riflessione. Il pensiero torna infatti, ai giorni immediatamente precedenti ma anche successivi agli arresti. Allora, si scatenò un comitato cittadino che richiedeva il ripristino della legalità. Il palazzo municipale finì sotto assedio. Amministratori di maggioranza costretti ad uscire da porte secondarie. Festeggiamenti così intensi a Legnano non si erano mai visti. L’interesse morboso coinvolse stampa locale e nazionale. La condanna dei tre personaggi, per quasi tutti, ancor prima del processo era inevitabile.
Come inevitabile sarebbe stata poi la campagna elettorale condizionata dalla sentenza di primo grado dell’aprile 2020. L’aspetto della legalità che esprimeva il centrosinistra, rispetto al centrodestra in difficoltà su questo livello di confronto, ha influito sicuramente nella chiamata alle urne.
Adesso, ci si chiede come invece questa sentenza potrà influenzare l’attuale ambiente politico e come potrà condizionare le prossime elezioni, lontane ma neppure così tanto. Già adesso il clima è teso e carico di polemiche tra maggioranza e minoranza, prevedere tempi migliori non è facile. Anche perché gli “assalti” a Palazzo vedevano in prima fila esponenti che oggi governano la città.
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