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La BCC diventa “internazionale” ma non perde la sua identità

Il 120° compleanno della banca si avvicina nel segno dell'ingresso in ICCREA Holding S.p.A

La Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate ad ottobre spegnerà 120 candeline, e il 120° anno si avvicina all'insegna di un'importante novità: l'ingresso della storica banca in un gruppo internazionale.

Una recente riforma, infatti, stabilisce che ogni BCC dovrà aderire ad un Gruppo Bancario Cooperativo (GBC). Per l'adesione, le BCC dovranno sottoscrivere un contratto di coesione che disciplinerà il funzionamento del gruppo stesso, sotto la supervisione della Banca d'Italia. 

Il consiglio di amministrazione della Banca ha già deliberato l'adesione ad ICCREA Holding S.p.A., ed il prossimo 21 maggio l'assemblea dei soci dovrà ratificare la decisione. «Non abbiamo dubbi su questa decisione – precisa Roberto Scazzosi, presidente della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate -, e siamo sicuri che l'appartenenza al gruppo non ci porterà a snaturarci. Naturalmente, dal momento che la direzione della Holding sarà nelle mani della Capogruppo, ci sarà una leggera perdita di autonomia, ma non saremo costretti ad omologarci». 

E a questo ingresso, la BCC di Busto Garolfo e Buguggiate si sta preparando nel migliore dei modi: «In questi mesi – continua Scazzosi – abbiamo lavorato per entrare nel gruppo nel migliore dei modi, non vogliamo perderci lo sparo di partenza». Soprattutto, la banca in questi mesi ha lavorato per accelerare i tempi di pulizia del credito. Negli ultimi 8 anni, infatti, la BCC ha messo a perdita 101.748 euro di crediti deteriorati, i cosiddetti non performing loans, quei crediti, cioè che le banche vantano ma che i debitori non possono più pagare. «Sono posizioni – spiega ancora il presidente BCC – che non riguardano le famiglie ma le aziende, ed in particolare aziende che hanno iniziato ad avere rapporti con la BCC prima della crisi e poi purtroppo non ce l'hanno fatta. Certo la crisi ancora oggi persiste, ma le nuove posizioni non creano particolari problemi».

L'istituto si è classificato al 5° posto nella classifica che mette in fila la produttività delle banche piccole (scalando ben 68 posizioni rispetto alla casella occupata nel 2013) ed al 9° posto nella classifica generale (facendo segnare un + 99 rispetto al 2013). Posizione numero 46, invece, per la BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, nella classifica di tutte le banche italiane ad esclusione dei gruppi (anche in questo caso, all'attivo della BCC un bel +84 posizioni rispetto al 2013). Senza contare, poi, che la banca è ben patrimonializzata, considerando che il patrimonio dell'istituto si attesta intorno ai 103 milioni di euro, al netto dei 101 milioni di crediti deteriorati: un segnale che la redditività ha dato ragione alla banca, permettendole di coprire le perdite.

A sottolineare ulteriormente la positiva situazione della banca, il direttore Luca Barni: «In un contesto come quello attuale dove il sistema bancario italiano è uscito solo una volta in utile negli ultimi sei anni, la nostra è una banca che trasmette serenità. Il territorio, inteso sia come persone che come aziende, ci considera una banca nella quale versare tranquillamente i propri risparmi, anche perchè facciamo molta attenzione all'educazione finanziaria dei nostri clienti, soprattutto a medio-lungo termine. Inoltre, siamo un'azienda con forte liquidità nel rapporto impieghi-depositi e nell'impiego dei fondi che arrivano dall'Unione Europea».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Aprile 2017
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