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Wu, il primo straniero nel direttivo della Confartigianato Alto Milanese

Francesco Wu, titolare del ristorante "Il Borgo Antico" di Legnano, è il primo imprenditore straniero ad entrare nel direttivo dell'associazione di categoria - Rappresenterà gli alimentaristi...

(v.arini) – Francesco Wu, titolare insieme al fratello Silvio del ristorante "Il Borgo Antico" di Legnano, è il primo imprenditore straniero ad entrare nel direttivo della Confartigianato Alto Milanese

Il ristoratore, già fondatore di Unic (Unione Imprenditori Italia Cina), è stato nominato presidente degli alimentaristi (categoria che include tra gli altri, panettieri, gelatai, pizzerie e ristoratori in generale…) iscritti all'associazione di categoria. Un ruolo di grande responsabilità che il 33 enne italo cinese ha accettato con grande umiltà: «Di fronte una manifestazione di stima non ho potuto che accettare questo impegno – commenta Wu – Andrò ad operare in un ambiente nuovo dal quale potrò imparare molto».

Il suo primo obiettivo sarà quello di incontrare gli artigiani della categoria e ascoltare le esigenze e i bisogni di ognuno: «Solo allora – prosegue l'imprenditore – potrò avanzare delle proposte per rendere più efficienti e migliorare le attività degli iscritti». Da ristoratore, infatti, ha a che fare tutti i giorni con normative eccessive o, per fare altri esempi, con i costi esasperati per la sicurezza. 

Franco, giovane e straniero, Francesco Wu è pronto ad assumere questa nuova sfida in modo propositivo: «Io sono per l'efficienza e la lotta agli sprechi», dice con determinazione.

 La scelta di avere nominato uno straniero nel direttivo è, secondo il neoeletto, «un segnale di grande apertura da parte dell'associazione»: «Non andrò però a rappresentare gli stranieri – tiene poi a precisare Wu – sarebbe un grande errore, gli artigiani sono tutti sullo stesso piano, non bisogna dividere gli stranieri ma integrarli».

Il ristoratore legnanese esprime anche una considerazione sul proliferare di ristoranti a formula Wok aperti o in fase di apertura nell'Alto Milanese: facendo un conto spannometrico si arriva facilmente a 8 Wok nell'arco di 10 km, numeri che Wu osserva con stupore. 

«Non si tratta di catene ma di singoli imprenditori, spesso non del settore e che investono in questa formula che mescola la cucina italiana a quella cinese con servizio a  buffet – spiega Wu – una formula che proviene dall'Olanda e che è stata esportata in Italia, per la prima volta a Padova, all'inizio del Duemila. I piatti sono semplici, solo una piccola percentuale delle materie prime viene cucinata al momento nelle pentole wok, e il personale non è specializzato. Anche per questo i costi sono bassi. Esorto quindi i ristoratori  a non allarmarsi di fronte a questi nuovi locali ma di mantenere alta la qualità alta continuando a puntare sul servizio per differenziarsi»

Francesco Wu è in Italia da 24 anni, possiede una laurea al Politecnico di Milano e un ristorante di proprietà che gestisce insieme ad altri colleghi alle sue dipendenze ma non è ancora cittadino italiano. Leggete l'articolo: "Io imprenditore senza cittadinanza"

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Aprile 2014
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