La guardia di finanza di Pavia ha smantellato un'organizzazione dedita al traffico internazionale di droga alla fine di indagini che hanno interessato tutta Italia, coordinate dalla Procura di Milano, durate oltre due anni: sono stati arrestati 24 membri di una banda criminale che importava grosse partite di droga che poi rivendeva ad altre organizzazioni in Calabria, Puglia e Veneto. La base della banda era in una carrozzeria di Bollate, in un capannone poco visibile dall'esterno nell'area industriale: all'interno era stato allestito anche un poligono di tiro dove venivano provate le armi. Sequestri per 2 milioni di euro, tra cui 9 società per riciclare denaro, e due tonnellate di stupefacenti.

I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Pavia sono riusciti a raccogliere gli elementi sufficienti per sequestrare diversi carichi di stupefacente, per i 2mila chilogrammi complessivi, arrestando i corrieri e interrompendo i canali di approvvigionamento. Gli inquirenti hanno ricostruito la struttura dell`organizzazione, delineando ruoli e compiti, e hanno scoperto come veniva ripulito il denaro ricavato dalla vendita dello stupefacente. 

Uno dei mercati a cui sarebbe stata destinata la droga, soprattutto cocaina, era il quartiere di Quarto Oggiaro, alla periferia di Milano. "Quarto Oggiaro è diviso a metà. Di là ci sono loro … e di qua ci siamo noi e nessuno dalla parte di qua la tocca … Ragazzi noi siamo dei mafiosi!": questo si diceva in una delle intercettazioni ambientali della gdf.