Individuavano le loro vittime nei parchi pubblici di Rho e poi, facendo uso della violenza, le rapinavano: i carabinieri della stazione di Rho hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Milano nei confronti di due 16enni, italiani, già noti alla giustizia, ritenuti responsabili di rapina aggravata e lesioni personali.

La misura è l’esito dell’attività condotta dai militari rhodensi, coordinati dalla Procura della Repubblica per i Minorenni del capoluogo, partita dopo le denunce presentate all'indomani di due eventi verificatisi a Rho il 29 giugno e il 10 luglio scorsi, ai danni di due 16enni.

La prima vittima era stata aggredita dai due rapinatori nei pressi del parco di via Castellazzo:  dopo essere stata scaraventata con la testa contro una ringhiera gli era stata intimata la consegna dello smartphone e la rivelazione del relativo codice di sblocco. Il giovane aveva riportato contusioni al cranio e a una mano giudicate guaribili in 7 giorni.

La seconda vittima era stata aggredita alle spalle nei pressi del parco “Aldo Moro” da tre sconosciuti con il volto parzialmente travisato da bandane, uno dei quali, individuato in uno degli arrestati – e che risponderà anche di porto abusivo di armi -, gli aveva puntato un coltello alla gola intimandogli la consegna di una borsa contenente una cassa acustica bluetooth e il portafogli. Il giovane era stato ferito al mento con l’arma, riportando una lieve taglio e contusioni al collo con una prognosi di otto giorni.

Nell’abitazione dell’autore della seconda rapina è stata trovata la cassa acustica trafugata, nonché un involucro contenente circa 20 grammi di marijuana, oltre ad un bilancino di precisione e al materiale per il confezionamento delle dosi, per il cui possesso risponderà altresì di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono stati condotti al Beccaria, dove rimangono a disposizione dell’autorità giudiziaria.