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VALLANZASCA, DA NERVIANO A SARNICO: SCOPPIANO LE POLEMICHE

Il 'Bel Renè' torna nella nella Bergamasca dove, nel 1977 con la Banda della Comasina, fu protagonista dell'assassinio di due agenti della Stradale - Polemiche per ...

Il famoso criminale degli anni Settanta, Renato Vallanzasca, non si trova più a Nerviano ma a Sarnico in provincia di Bergamo.

Vallanzasca, che negli anni Settanta terrorizzò il Nord Italia con rapine, omicidi e sequestri, esce dal carcere di Bollate ogni mattina per andare a Sarnico dove svolge l'attività di magazziniere in un'attività commerciale.

Una notizia che ha scatenato polemiche nella Bergamasca e aperto vecchie ferite non ancora rimarginate  in quanto il 'Bel renè' il 6 febbraio 1977, con la Banda della Comasina, uccise al casello autostradale di Dalmine gli agenti della Polizia Stradale Luigi D’Andrea e Renato Barborini.

Oggi, l’opinione pubblica, e i familiari delle vittime, non hanno preso di buon grado la possibilità di vedere passeggiare libero per strada l'ex capo della malavita milanese, tanto che, il prefetto di Bergamo, Camillo Andreana, appena appresa la notizia del permesso lavorativo in terra orobica, ha scritto una lettera di protesta al ministero della Giustizia.

Il noto criminale gode, come quando lavorava in un'azienda d'informatica a Nerviano, di un permesso di lavoro esterno: al mattino presto potrà uscire dal carcere di Bollate per recarsi a Sarnico e dovrà rientrare la sera. Solo il sabato gli è consentito di rientrare alle 24. La domenica e gli altri giorni festivi dovrà restare in carcere.

Giudicato responsabile di sette omicidi, quattro dei quali attribuiti direttamente a lui, di una settantina di rapine, quattro sequestri di persona e diversi tentativi di evasione, Vallanzasca era stato condannato a quattro ergastoli più altre condanne, per ulteriori 260 anni di carcere.

Nelle immagini, Vallanzasca nel periodo lavorativo a Nerviano

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Agosto 2012
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