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15 chili di droga nel suv, arrestato ex piastrellista di Castano Primo

A.S., 46enne di Castano Primo è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Busto Arsizio 

Aveva cercato di coprire l'odore della droga nascosta in macchina con uno strato di caffè, ma lo stratagemmma non è bastato per ingannare l'eccezionale fiuto dei cani della Guardia di Finanza di Malpensa che lo hanno incastrato. Così A.S., 46enne di Castano Primo è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Busto Arsizio che lo seguivano da tempo. Il tenore di vita dell'uomo, – riporta Varesenews – una volta piastrellista ma ormai da anni dispoccupato, infatti, non poteva passare inosservato. Incensurato, viveva in una bella casa con moglie e quattro figli, auto di grossa cilindrata sempre nuove fino a quando gli agenti del Commissariato di Busto Arsizio non lo hanno arrestato perchè nella scocca inferiore della sua Range Rover (con targa belga) erano nascosti 14 panetti di cocaina (15 chili) di elevato grado di purezza, coperti appunto da uno strato di caffè in polvere per sviare il fiuto dei cani.

Lo stratagemma non è però servito ad evitare il controllo approfondito avvenuto domenica sera, grazie anche ai cani della Guardia di Finanza di Malpensa con il loro eccezionale fiuto. L’uomo era appena rientrato a casa con moglie e uno dei figli ma non ha fatto in tempo a mettersi comodo sul divano che si è trovato la visita degli uomini guidati dal vicequestore Franco Novati, dirigente del Commissariato di Busto Arsizio.

L’uomo ha negato di avere della cocaina nascosta in auto fino a quando la vettura non è stata portata all’interno di un’autofficina, alzata su un ponte e accuratamente ispezionata. I poliziotti hanno così scoperto che all’interno del vano che solitamente accoglie l’albero di trasmissione delle auto 4×4, appositamente smontato, erano nascosti i panetti di stupefacente, tutti marchiati “Top”. Quattordici panetti per un peso complessivo di 15 kg che, una volta tagliata e immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare almeno un milione di euro.

L’uomo è stato arrestato e la moglie, che era in auto con lui, è stata denunciata. Ora gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Martina Melita, dovranno ricostruire il ruolo dell’uomo nel traffico, il canale di approvvigionamento e la destinazione. Non è da escludere che la sostanza fosse indirizzata alle fiorenti attività di spaccio nei boschi della zona.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Marzo 2020
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