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San Giorgio, una targa in Comune per ricordare la famiglia Contente

La famiglia da ottobre 1943 a maggio 1945 abitò in una sala dell'attuale municipio sangiorgese per sfuggire alle leggi razziali fasciste, nascosta dal segretario comunale Giacomo Bassi

San Giorgio su Legnano ricorda la famiglia Contente: la commemorazione del 74° anniversario della Liberazione, infatti, è stata anche l'occasione per inaugurare la targa posizionata in Comune in memoria di Israel, Paola, Nissim, Avram e Sara, i componenti della famiglia che da ottobre 1943 a maggio 1945 abitarono in una sala dell'attuale municipio sangiorgese per sfuggire alle leggi razziali fasciste.  

Targa che fa ora capolino lungo lo stesso corridoio di quella dedicata alla memoria di Giacomo Bassi – al quale è stata intitolata la sala consiliare del Comune -, il segretario comunale che in quegli anni nascose la famiglia nell'allora scuola primaria, fornendo loro documenti di identità falsi e tutta l'assistenza necessaria. 

«Una targa che oggi identifica un luogo, ma soprattutto ricorderà la storia di uomini che sapevano dare ancora il valore alla vita indipendentemente dalla religione o appartenenza politica – sottolinea il primo cittadino sangiorgese Walter Cecchin, che ha inaugurato la targa con il presidente della sezione cittadina dell'Anpi Roberto Mezzenzana e Maria Luisa Rosi, promotori dell'idea –.  Quasi per casualità nel corridoio del nostro municipio due targhe posizionate quasi frontalmente nel tempo ci ricorderanno che si può donare o ricevere la vita attraverso una semplice scelta, che solo pochi "uomini" sanno fare».

[pubblicita] LA STORIA DELLA FAMIGLIA CONTENTE E DI GIACOMO BASSI – Nel 1943, dopo il bombardamento su Milano, la famiglia Contente si rifugiò a Canegrate e dopo l'8 settembre il padre Israel, che lavorava a Milano, venne a sapere che erano ricercati dalla Polizia. In quei giorni si era consumata la tragedia di Meina (il 15 settembre un distaccamento tedesco uccise e gettò nel lago 16 ebrei e dopo pochi giorni altri 38). Il primo istinto fu di raccogliere i pochi averi e di raggiungere con mezzi di fortuna il confine italo-svizzero a Saltrio, ma per l'intransigenza di un graduato svizzero-tedesco che non li fece passare dovettero tornare a Canegrate. Mamma Paola allora ebbe il coraggio di andare nell'ufficio di Giacomo Bassi, allora segretario comunale a San Giorgio su Legnano, a chiedere aiuto. E Bassi decise di aiutare la famiglia Contente, salvandola dalla deportazione: per questa ragione il 6 settembre 1998 lo Stato d'Israele conferì a Giacomo Bassi il massimo riconoscimento, proclamandolo Giusto tra le Nazioni.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Aprile 2019
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