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Decreto sicurezza, Cattaneo: «A Rescaldina nessuno sarà invisibile»

Il sindaco: «Cercheremo tutti i modi possibili perchè alle persone siano garantite comunque le tutele che secondo noi, in coscienza, gli devono essere garantite»

Rescaldina come Palermo: anche il sindaco Michele Cattaneo, come il collega palermitano Leoluca Orlando, ha deciso di "disobbedire" al decreto sicurezza, preannunciando l'intenzione di cercare «tutti i modi possibili perchè alle persone siano garantite comunque le tutele che secondo noi, in coscienza, gli devono essere garantite, come il diritto all'istruzione e il diritto alla salute».

Il pacchetto di misure caro al Ministro dell'Interno Matteo Salvini sta facendo discutere tutta la Penisola. La norma della discordia è l'articolo 13 del provvedimento, in base al quale il permesso di soggiorno costituisce un documento di riconoscimento ma non dà diritto all’iscrizione all’anagrafe. E in questi giorni, da più di un comune del Belpaese, da Palermo in su, i primi cittadini stanno "minacciando" la disobbedienza civile.

In realtà «non si tratta di una vera disobbedienza», almeno nel caso di Rescaldina, come spiega il sindaco Michele Cattaneo. «Gli atti dell'anagrafe sono atti del sindaco – spiega l'inquilino di Piazza Chiesa – e semplicemente si dice all'anagrafe: "Sulle situazioni inerenti alla perdita dell'iscrizione alla residenza, invece di decidere d'ufficio, dato che l'atto è un atto del sindaco, decidiamo insieme". Lo faremo nel rispetto della legge, ma cercando tutti i modi possibili perchè alle persone siano garantite comunque le tutele che secondo noi, in coscienza, gli devono essere garantite, come il diritto all'istruzione e il diritto alla salute. La preoccupazione vera è che impedendo ad una persona di curarsi, di andare a scuola e di cercare un lavoro, quella persona non abbia nessuna possibilità di rientrare nella legalità. É davvero una legge che crea irregolarità».

«Chi di fronte a un bambino avrebbe il coraggio di dire: "Da domani non puoi più andare a scuola", a una mamma "Da domani non puoi più cercare lavoro", a un papà "Da domani non avete più diritto al medico di base" – si legge nella lunga riflessione affidata da Michele Cattaneo ai social –?. Non lo dovrà fare Salvini, non lo dovrà fare Di Maio, non lo farà Conte e neanche il presidente della Camera, perchè anche con questo governo, come sempre, il problema è dei sindaci e degli operatori dei comuni che si trovano di fronte le persone e non i numeri. Da sindaco mi ribello con tutte le mie forze a chi getta nel cassonetto gli unici beni di un senzatetto, mi ribello con tutte le mie forze a chi parla di odio verso gli italiani (pur essendo Ministro dell'Interno), mi ribello con tutte le mie forze a chi distingue gli esseri umani a seconda della provenienza, mi ribello con tutte le mie forze e con tutti gli strumenti che ho a disposizione contro una legge che costringe a rendere invisibili le persone». 

«Oggi tocca ai sindaci affrontare il problema: a Rescaldina ogni persona è e continua ad essere un essere umano – conclude Cattaneo –. Nessuno sarà invisibile e con ognuno si cercherà la soluzione migliore per affrontare le diverse situazioni che si dovranno presentare. Lo faremo da sindaci e da pubblici ufficiali, lo faremo con tutta la tenacia di cui siamo capaci, lo faremo da essere umani che aiutano ed accompagnano altri esseri umani. Lo faremo insieme a tanti sindaci, tanti tecnici comunali, tanti assessori, tante persone, tutte accomunate dall'essere uomini e donne che amano. Lo faremo convinti di essere nel giusto perché i sindaci l'avevano detto per tempo: prima della conversione in legge avevano fatto sentire la loro voce ma leghisti e 5 stelle hanno deciso di non ascoltare perchè è più facile parlare di numeri e non di persone».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Gennaio 2019
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