Malpensa: Polizia di Frontiera, arresti al… volo
Eseguiti anche 8 respingimenti alla frontiera nei confronti di cittadini stranieri non in possesso dei requisiti previsti per l’ingresso nell’area Schengen

Importanti i risultati raggiunti dalla Polizia di Frontiera nel lungo week-end di Pasqua, nel
quale, oltre a garantire gli elevati livelli di sicurezza richiesti dalla situazione contingente, sono state
condotte operazioni di contrasto dei reati cosiddetti “predatori” nei confronti dei passeggeri dello scalo della brughiera, principalmente stranieri intenti nello svolgimento delle operazioni di check-in.
Nella serata di domenica, proprio nel giorno di Pasqua, gli uomini della Polizia di Frontiera,
durante specifici servizi di prevenzione e controllo nelle aree aperte al pubblico del terminal 1,
notavano due passeggeri sospetti aggirarsi fra i saloni partenze.
Sebbene i due soggetti fossero dissimulati da normali passeggeri, fra i tanti che gremivano
l’area check-in a quell’ora di domenica sera, gli agenti, prestando la dovuta attenzione affinché non
venissero a loro volta osservati, mantenevano un costante contatto visivo, notando che gli stessi
tenevano un comportamento suscettibile di attenzione.
Infatti, mentre uno dei due “finti” passeggeri si avvicinava, con la scusa di chiedere
un’informazione, ad una coppia di cittadini stranieri seduta su un divanetto in attesa dell’apertura
del check in del proprio volo, l’altro complice si avvicinava ai bagagli appoggiati sulle poltroncine,
senza essere notato dai legittimi possessori, impegnati a fornire le informazioni richieste.
Con fulminea abilità il complice si impossessava di una borsa dall’apparente notevole valore
e di una valigetta porta lap-top, allontanandosi velocemente dal luogo del reato per raggiungere il
piano terra dell’aerostazione, dove trovava già ad attenderlo il suo “collega”, anch’egli
precipitosamente fuggito dal luogo del furto, oltre che una vettura pronta alla fuga, al cui posto di
guida era seduto un terzo complice.
Gli operatori sul campo, costantemente informati dei movimenti delle persone “sospette”,
grazie alle informazioni del sistema di videosorveglianza, condivise in tempo reale dai colleghi della sala operativa, bloccavano l’autovettura con a bordo l’intero sodalizio e la refurtiva appena sottratta, procedendo al loro arresto in flagranza per il reato di furto aggravato in concorso.
Dopo gli accertamenti fotodattiloscopici e la redazione degli atti di indagine i tre criminali,
K. M. e M.S.A. cittadini algerini di 30 e 36 anni e R.V., trentenne cittadino italiano, sono stati
condotti presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria
procedente.
Il riscontro delle impronte digitali dei soggetti fermati, faceva emergere la storia di una
“carriera” criminosa di particolare rilievo. Infatti, tutti i sospettati erano già conosciuti dalle forze
dell’ordine per essere stati denunciati o tratti in arresto per reati contro la proprietà e per
l’inosservanza delle norme sul soggiorno degli stranieri, commessi principalmente nell’area
milanese, per i quali avevano già varcato, in più di un’occasione, la soglia carceraria.
La mattina successiva, presso il Tribunale bustocco, si è svolta l’udienza processuale, con
rito direttissimo, a carico delle tre persone arrestate, conclusosi con la convalida dell’arresto e
l’applicazione della sola misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, con
il contestuale rinvio del processo ad altra data.
Particolarmente intensa è stata anche l’attività di controllo della frontiera, principalmente
quella volta alla repressione dei fenomeni di possesso o di utilizzo di documenti per l’espatrio falsi.
Nel corso del week-end, infatti, sono state tratte in arresto in flagranza di reato ben sette persone, di
cui 4 di nazionalità albanese, 2 cinese e 1 ghanese, mentre altre quattro sono state denunciate in
stato di libertà per reati previsti dalle norme sull’immigrazione. Nei riguardi del cittadino ghanese,
reo anche di essere evaso dagli arresti domiciliari, dopo il rito direttissimo, è stata ripristinata la
misura restrittiva presso il domicilio sito in provincia di Reggio Emilia a cura degli uomini della
Polaria Malpensa.
Sul fronte delle attività di contrasto all’immigrazione irregolare, condotte principalmente in
prima e seconda linea di controllo passaporti, nel fine settimana pasquale sono stati eseguiti 8
respingimenti alla frontiera nei confronti di altrettanti cittadini stranieri che non erano in possesso
dei requisiti previsti per l’ingresso nell’area Schengen, con contestuale reimbarco su un volo diretto
verso il luogo di provenienza.
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