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Vuole suicidarsi sparandosi alla testa: il colpo non parte e poi lo salvano gli agenti

L'episodio è accaduto ieri mattina: l'uomo aveva caricato la pistola con quattro proiettili

La fortuna e l'intervento degli agenti del commissariato di Rho hanno salvato la vita di un 33enne che, in stato confusionale, aveva deciso di farla finita sparandosi un colpo di pistola alla tempia. L'episodio è accaduto ieri mattina, 26 febbraio. Alle 7 del mattino una donna ha chiamato il 112 informando la centrale operativa del Commissariato di P.S. Rho Pero che il suo ex compagno e padre di sua figlia L.A., di 33 anni, dal quale vive separata, era chiuso nella sua abitazione e con una pistola in pugno stava minacciando il suicidio. La donna non ha però saputo indicare all’operatore della centrale operativa dove abitasse il suo ex compagno, ma solo la zona Pantanedo.

Attraverso il numero telefonico cellulare dell’uomo, che nel frattempo era stato contattato senza ottenere risposta, i poliziotti sono riusciti a localizzare il telefono in un complesso di case in via Federico Borromeo. In pochi minuti un equipaggio del Commissariato è riuscito a localizzare anche l’appartamento dell’uomo e i poliziotti una volta saliti al piano hanno trovato la porta dell’appartamento di aperta: entrati, hanno visto l’uomo in piedi in stato confusionale e vicino a lui, sul letto, una pistola a tamburo con tre proiettili all’interno ed un bossolo già esploso.

I poliziotti hanno dunque accertato che l’uomo il giorno precedente si era procurata una pistola  a tamburo con relative munizioni e per tutta la notte aveva consumato cocaina, ripensando in stato confusionale sulla sua situazione e al fatto che la sua compagna lo avesse lasciato. Verso le 7 del mattino di ieri l'uomo ha infine caricato la pistola e si è sdraiato sul letto: inviato un messaggio whatsapp alla sua ex compagna, le ha infine manifestato l’intenzione di suicidarsi. La donna lo ha contattato immediatamente e ha tentato di persuaderlo: non riuscendoci si è dunque messa subito in contatto con la Polizia di Stato.

Nel frattempo L.A. aveva puntato la pistola alla tempia premendo per ben due volte il grilletto senza però che nessun colpo partisse dall’arma (lui stesso aveva caricato l’arma con solo quattro proiettili anziché sei come da caricatore). Proiettile che poi è invece partito, accidentalmente, senza però colpire l’uomo. Nel frattempo L.A. è stato anche distratto da una telefonata del fratello anch’egli informato del tentativo di mettere in atto il suicidio. A questo punto era arrivata sul posto anche la pattuglia di poliziotti che sono infine riusciti a fermare l’uomo, sequestrando la pistola.

L’uomo è stato trasportato con ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Rho e dopo una visita psichiatrica è stato ricoverato all’Ospedale psichiatrico di Passirana: ora è indagato per possesso illegale di arma da fuoco.

Redazione
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Pubblicato il 27 Febbraio 2018
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