Il riordino della rete di offerta e della modalità di presa in carico dei pazienti cronici e fragili previsto da Regione Lombardia non porterà a un miglioramento delle condizioni dei cittadini, almeno non secondo i relatori intervenuti martedì sera al circolo Arci Adua di Rho. Nella sede di via Terrazzano hanno parlato Vittorio Agnoletto, medico e professore dell'Università Statale di Milano, Fulvio Aurora dell'associazione medicaina democratica e Claudio Ciprandi, lavoratore dell'ospedale di Rho.

Quattro i temi emersi: l'invito a non firmare la lettera di presa in carico del gestore, il depotenziamento della sanità pubblica a favore della privata, l'importanza di mettere al centro il malato, non la malattia e il mancato passaggio della scelta del Pirellone in consiglio regionale.

«E' stata una serata molto interessante e ricca di informazioni – il commento di Paola Cassani dell'Arci Rho-. Purtroppo di questo tema si parla poco, eppure comporterà grandi cambiamenti a partire dal 2018».

Per informare sulle novità contenute nella delibera di giunta le donne dell'Arci saranno presenti domani, venerdì 17, con un volantinaggio a Rho e sabato con un banchetto dalle 15 alle 18 in piazza San Vittore.