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Palazzo: “Le querce del cimitero non devono essere potate”

Dal gruppo "Sognare Insieme Castellanza" alternative al taglio in un progetto di Marcello Albenga...

Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo di minoranza "Sognare Insieme Castellanza" il progetto elaborato dal Sig. Marcello Albenga contenente proposte alternative per il taglio delle querce del cimitero. 


Sentite svariate volte le parti in causa e soprattutto le motivazioni addotte dall'Amministrazione al dibattito pubblico svoltosi in municipio il giorno 21 gennaio 2017 mi sento di riassumere le seguenti proposte.

La volontà dell'Amministrazione di tagliare le querce e sostituirle con essenze del tipo cipresso è motivata, per quanto è emerso dai vari confronti, dalle seguenti motivazioni, elencate, per interpretazione, in ordine di priorità:

1) Sicurezza. Le querce hanno divelto cordoli di marciapiedi e alzato degli autobloccanti, inclinato fontanelle causa la forza dirompente delle loro radici, che hanno una crescita orizzontale. Sempre riguardo la sicurezza le querce producono piccole ghiande che possono provocare scivoloni.

2) Carenza di spazio. Le querce sono state piantumate troppo vicine e per questo motivo crescono  verso l'alto e soffrono.

3)Caduta di foglie. In autunno una grande quantità di foglie cade a terra creando molto disagio peri frequentatori del cimitero. L'amministrazione non riesce a far fronte ad una situazione del genere. 

RISPOSTE E PROPOSTE

1) ALLARGAMENTO AIUOLE E RIFACIMENTO CORDOLI.  si propone di allargare le aiuole contenenti le querce di 60 cm a destra , 60 cm a sinistra e 60 anche sui lati "corti " del rettangolo verde. Verrebbero spostate, magari di metri uno (1) le fontanelle. Il corridoio da 5,60 metri si ridurrebbe a 4,40 metri, e così il passaggio vicino alle lapidi da 2,10 metri a 1,50 metri. E' evidente, siccome esistono 6 tombini pluviali per scarico acque piovane e 6 pozzetti con energia elettrica all'interno del viale, anche questi siano spostati e posati 60 cm verso l'interno.

Contraddizione: la signora che (purtroppo) è caduta lo ha fatto scivolando su una "pigna"!!! di quelle prodotte dai cipressi!!! E allora cosa si fa per garantire la sicurezza e l'incolumità dei Castellanzesi? Tagliamo anche 30 cipressi???

2) Due querce (la n. 7) distano una dall'altra 3,90 metri ed è giusto procedere al taglio. Per le altre la distanza di 7 metri consente loro di vivere decentemente. 

3) Le querce poi NON DEVONO ESSERE  POTATE, previa aumento del fogliame e possibile crescita radicale. Teniamo presente che, stante le dimensioni attuali, le querce  SONO ARRIVATE ALLA LORO CRESCITA MAGGIORE.  L'intervento dell'allargamento dell'aiuola è da CONSIDERARSI RISOLUTIVO.

Il problema della raccolta delle foglie è un problema  veramente di poco tempo l'anno, che, con assunzioni temporanee, volontari, coinvolgimenti di enti e/o scolaresche si potrebbe facilmente risolvere , mettendoci tutti  un po' impegno comune. 

C'è da chiarire un punto ancora oscuro: nella conversazione con Castiglioni emergeva che l'intervento previsto dovrebbe comportare il taglio delle querce MA NON L'ASPORTAZIONE DELLE RADICI, che verrebbero lasciate nel terreno. Ma IL PROBLEMA DEL RIFACIMENTO DEI CORDOLI  E DEI SAMPIETRINI RIALZATI RIMARREBBE! L'intervento dell'asportazione sampietrini rialzati, allargamento delle aiuole e il rifacimento dei cordoli è comunque da fare, anche procedendo al taglio!!

Oppure pensate che LE RADICI SI DISSOLVANO NEL NULLA, E  SAMPIETRINI E CORDOLO MAGICAMENTE RITORNINO NELLA LORO POSIZIONE NATURALE DA SOLI?  Nel famoso budget di 13.000 euro tutto ciò è previsto?

Per riassumere, due grandi contraddizioni e perplessità:

una legata alle "pigne" dei cipressi e una all'allargamento delle aiuole, rifacimento cordoli, e spostamento pozzetti e pluviali  e delle fontanelle(se è o non è previsto; sembrerebbe di no).

QUEST'INTERVENTO E' DA FARE ANCHE PROCEDENDO AL TAGLIO E ALLA SOSTITUZIONE  DI  TUTTE LE 18 QUERCE!!!!!!

A fronte di quanto descritto Il gruppo “sognare insieme Castellanza” auspica un incontro urgente con i tecnici incaricati (Commissione Tecnica), per illustrare e discutere queste soluzioni alternative.

Michele Palazzo per il Gruppo Sognare Insieme Castellanza

Redazione
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Pubblicato il 30 Gennaio 2017
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