Veste nuova per il Museo Sutermeister, dove sabato 17 dicembre è stato presentato il restyling delle sale, dal punto di vista del materiale, ma soprattutto dei supporti visivi «per capire meglio le culture che ci hanno preceduto sul nostro territorio» ha spiegato la responsabile del progetto, Anna Maria Volontè. 

Il percorso, durato due anni, ha visto nel 2014 la pubblicazione della guida del museo, «tascabile e di facile lettura» e nel 2015 l'inaugurazione della sala romana (pianoterra) con diversi utensili dell'epoca «per far capire concretamente come vivevano a quei tempi»

I pannelli descrittivi che accompagnano l'esposizione offrono ora testi con caratteri ad alta leggibilità, tradotti anche in lingua inglese, concepiti secondo lo stile della sala romana. I nuovi allestimenti illustrano in modo più ampio l'opera del fondatore Guido Sutermeister, la storia più antica del territorio e, grazie anche alla presentazione di reperti finora inediti come cinque tombe scavate nel 1997 appena restaurate, l’importanza delle ricerche per la conoscenza del patrimonio culturale locale.

«Proporre cultura fa bene alla città, per questo mi è facile acconsentire a progetti di questo genere. Abbiamo un gioiello da portare avanti per i nostri giovani», ha commentato il sindaco Alberto Centinaio, mentre l'assessore alla cultura Umberto Silvestri ha aggiunto: «Come Comune vogliamo che gli sforzi fatti da chi ha collaborato per il Museo siano premiati perchè sono un bene per la città».

Nel progetto sono stati inclusi anche i bambini: per loro, in alcune sale sono state predisposte schede didattiche, pensate per mettere alla prova il loro spirito di osservazione e per incoraggiarli a cercare le risposte ai propri interrogativi, «perché nessun luogo come un museo mette in contatto grandi e piccoli con la meraviglia della scoperta. Tutti i bambini da piccoli vanno portati nei musei» ha sottolineato Patrizia Cattaneo. 

A collaborare nella realizzazione i liceo scientifici di Arconate e di Castellanza, che hanno aiutato nella traduzione dei testi, mentre i ragazzi dell'artistico del Dell'Acqua hanno partecipato alla realizzazione dei disegni iconografici.