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Ospedale Saronno, oltre 50 le cartelle cliniche sequestrate

L'assessore alla sanità della regione Lombardia, Giulio Gallera, annuncia una commissione di inchiesta...

Si allarga l'inchiesta sulle morti sospette all'ospedale di Saronno. Sono oltre cinquanta, infatti, le cartelle cliniche che gli investigatori hanno sequestrato in ospedale per analizzarle dopo che martedì 29 novembre, l'anestesista Leonardo Cazzaniga e l'infermiera Laura Taroni sono finiti in prigione per cinque casi sospetti. Qui l'articolo

In merito all'episopdio è intervenuto, parlando ai microfoni di Effetto Giorno, su Radio 24, l’assessore alla sanità della regione Lombardia, Giulio Gallera, intervenuto: «I nuovi dirigenti nominati a gennaio, che arrivavano da aziende sanitarie diverse, appena arrivati e appena avuto consapevolezza di una criticità rispetto a questo medico hanno verificato che ci sono state più di 50 cartelle sequestrate dai carabinieri, hanno allontanato subito sia lui che lei dall’attività di pronto soccorso, collocandoli con il loro assenso in un altro presidio ospedaliero a fare un attività di ufficio»

«Quello che sta emergendo che c’è stata anche negli anni scorsi un’attività di audit interno dopo che erano state sequestrate le cartelle e che non ha dato un risultato particolare. Vogliamo capire la motivazione per la quale questo fenomeno non è emerso fino ad allora, se ci sono quindi responsabilità nella vigilanza da parte della direzione generale sanitaria».

Per verificare le responsabilità eventuali della precedente dirigenza, l’assessore annuncia una commissione di inchiesta: «Adesso mettiamo un campo una commissione di inchiesta per capire se negli anni scorsi la dirigenza sanitaria ha agito con lo scrupolo necessario e se non si potesse avere un’evidenza di quello che succedeva o se invece sono stati sottovalutati alcuni elementi o ci sono delle responsabilità».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Dicembre 2016
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