Riceviamo e pubblichiamo

Buona affluenza di pubblico, venerdì 25 novembre nell’auditorium della biblioteca di Parabiago per assistere allo spettacolo “Vivere di sana e robusta costituzione”, testo di Cataldo Russo. Regia di Filippo Pirrone, che il comitato per il No di comuni del legnanese hanno voluto organizzare in occasione del referendum del 4 dicembre.

Lo spettacolo è stato preceduto da un intervento di Domenico Quaroni e dell’avvocato Filippo Pistone che hanno sintetizzato in maniera precisa alcuni articoli della nuova riforma e hanno motivato le ragioni del NO nel referendum del 4 dicembre.

Il testo “Vivere di sana e robusta costituzione” si compone di tre quadri, ognuno dei quali tende a far emergere le difficoltà ma anche la grande onestà intellettuale e morale con cui i padri costituenti si approcciarono alla redazione della Costituzione italiana, senza timore di retorica una delle più democratiche e garantiste del mondo.

Nel primo quadro, l’autore mette in scena le divergenze, immaginarie, fra Alcide de Gasperi, Presidente del Consiglio e fra i fondatori della Democrazia Cristiana, e Luigi Gedda, cattolico integralista, contrario, come la Santa Sede, al coinvolgimento dei comunisti nella redazione del prezioso documento. Il secondo quadro è un dialogo, anche questo immaginario, fra Togliatti e il suo vice Luigi Longo, dal quale emergono da un lato le preoccupazioni e lo scetticismo dei comunisti di potersi fidare pienamente degli avversari e dall’altro la necessità di partecipare attivamente alla stesura della Carta costituzionale che dovrà stabilire regole e principi che rappresentino tutti gli italiani, “senza distinzione di sesso, di razza, di opinione politica e di religione”. Il terzo quadro è un’intervista immaginaria all’onorevole Terracini, il cui scopo principale è quello di ripercorrere le principali tappe e le difficoltà che si dovettero affrontare per giungere alla nostra Costituzione.

Se lo scopo della pièce è di dire NO alla sottomissione della Costituzione a esigenze di partito o di mode, questo “NO” non è mai stato scandito dalla retorica, dalla propaganda e dalla strumentalizzazione politica.

Gli applausi sinceri rivolti agli attori, Fabio Alghisi, Gianfranco Cavallaro, Sonia Negroni, Filippo Pirrone, allo scenografo Francesco Campione, al regista Filippo Pirrone e all’autore Cataldo Russo, hanno evidenziato tanto la valenza del testo, scevro dalle ridondanze linguistiche e dalla retorica politica, quanto la bravura e l’impegno messi nella realizzazione della pièce da quanti hanno inteso mettersi in discussione in un ambito diverso dalle occupazioni di tutti i giorni.

Comitato per il NO