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Il “caso la Tela” approda alla Statale

La vicenda dell'immobile confiscato alla criminalità e oggi osteria sociale è stato approfondito oggi, venerdì 11, all'università milanese...

Un esempio virtuoso. Il "caso" de la Tela di Rescaldina, immobile sequestrato alla criminalità organizzata e oggi osteria sociale, è diventato oggetto di studio alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano. Oggi, venerdì 11, il portavoce Giovanni Arzuffi ha illustrato la vicenda dell'ex Re Nove nell’ambito del seminario in Gestione e comunicazione d’impresa. Curato dalla dottoressa Ilaria Meli, il seminario è rivolto agli studenti del corso di laurea triennale in Comunicazione e società e a quelli del corso di laurea magistrale in Comunicazione pubblica e d’impresa.

La storia Confiscato definitivamente alla 'ndrangheta l’11 luglio 2006, l'immobile che si affaccia sulla Saronnese è passato nel dicembre 2011 dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati al Comune di Rescaldina. Il progetto di utilizzo elaborato dal Comune è stato presentato alla Regione Lombardia che, tramite Aler, ha provveduto a finanziarlo con l’importo di 175mila euro. Nell’estate 2015 il bando comunale per l’affido è stato vinto da una cordata di otto associazioni guidata dalla cooperativa sociale Arcadia di Rescaldina. Il locale è stato aperto il 5 dicembre 2015 come Tela – Osteria sociale del Buon Essere che, all’attività di ristorazione, fondamentale per garantire la sostenibilità del progetto, ha da subito accostato un nutrito programma di iniziative di promozione sociale, culturale e civile finalizzate a diffondere la cultura della legalità.

Oggi In quasi un anno di attività la Tela ha organizzato concerti, mostre, presentazione di libri, laboratori per i più piccoli, oltre ad aver ospitato presentazioni e riunioni di diverse associazioni del territorio; iniziative al cui successo ha contribuito una costante attività di comunicazione verso i media che ha restituito la complessità e la ricchezza di un’impresa sociale. La Tela ha chiuso il primo semestre di attività in attivo e con un fatturato di oltre 200mila euro. Il locale dà lavoro a dieci persone (sette dipendenti a tempo indeterminato e tre inserimenti lavorativi) ed è palestra per gli stage dei centri di formazione professionale.

Redazione
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Pubblicato il 11 Novembre 2016
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