Il vicesindaco Piera Mercedes Landoni risponde alle dichiarazioni di Daniel Dibisceglie in merito all'incontro organizzato dal Comune nella serata di giovedì 20 ottobre, con Beppino Englaro, padre di Eluana, deceduta nel 2009 dopo essere stata per 17 anni in stato vegetativo a causa di un incidente.

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In merito alla serata di "Donne e…" all’Auditorium di Cerro Maggiore, con la presenza di Beppino Englaro, padre di Eluana, che tanto ha colpito l’esponente cerrese di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, posso solo rispondere che l’incontro con Englaro mi viene richiesto da tempo da alcuni cittadini interessati alla vicenda di Eluana e al tema complesso dell’autodeterminazione terapeutica, che non deve essere confusa con l’eutanasia, come per altro dice chiaramente il titolo voluto dallo stesso Beppino.

Lungi quindi da qualsiasi strumentalizzazione di carattere politico o ideologico (che non ci appassiona e tanto meno interessa ai cittadini) l’amministrazione si è limitata a fornire un luogo come “Donne e…” per tutti coloro che hanno voglia di ascoltare l’esperienza di Beppino Englaro e di confrontarsi su un tema di grande attualità come le “decisioni sul fine vita”.

Donne e… affronta da anni svariati temi, tiene gli occhi aperti sui cambiamenti sociali e proprio per questo ci siamo sempre resi disponibili ad accogliere proposte e stimoli da qualsiasi fonte essi arrivassero.

Mi pare quindi ingeneroso​ l'attacco a sfondo politico​ e un po’ sopra le righe l’accusa di “apologia di reato” rivolta all’amministrazione e quindi la rinviamo al mittente, non senza però invitarlo a partecipare all’incontro del 20 ottobre e a verificare di persona i contenuti della serata.

Piera Mercedes Landoni