Amianto a scuola: Manzalini risponde a Canegrate Insieme
Manzalini chiarisce la sua posizione, dopo gli attacchi della maggioranza...
Riceviamo e pubblichiamo la replica del capogruppo di Nuova Canegrate, Alberto Manzalini, in merito al comunicato di Canegrate Insieme, pubblicato nei giorni scorsi.
Della questione riguardante la presenza di amianto negli edifici comunali, e in particolare nelle scuole di Canegrate, si è già parlato e riparlato più volte. Visto però il tentativo, misero e meschino, di dare discredito alla mia persona ritengo opportuno intervenire per precisare alcune cose.
Non mi risulta che dal 1992, anno in cui entrò in vigore la legge che mette al bando tutti i prodotti contenenti amianto, al 2014, anno in cui “Nuova Canegrate” presentò in Consiglio Comunale la mozione sull'amianto, qualcun altro sollevò e approfondì l'argomento. Avrebbero di sicuro potuto farlo l'attuale Sindaco Roberto Colombo e l'attuale Assessore ai Lavori Pubblici Vito Spirito, dal momento che in passato rivestirono rispettivamente la carica di Vice-sindaco del Comune di Canegrate (dal 1992 al 1994) e quella di Consigliere comunale (dal 2007 al 2012), ma probabilmente un tempo la questione amianto non stava loro così tanto a cuore.
Tengo a precisare che i lavori di rimozione della tettoia in eternit del campo sportivo Pertini e gli interventi relativi alla copertura colombari del civico cimitero, struttura anch'essa contenente asbesto, sono stati avviati solo dopo che “Nuova Canegrate” ha dimostrato l'incongruenza delle date di posa di queste strutture riportate nei moduli NA/1 (notifica amianto) e valutazione dello stato di conservazione firmati dal Sindaco Roberto Colombo, autorità sanitaria locale!
La superficialità con la quale l'attuale Amministrazione comunale ha affrontato la questione è inoltre dimostrata dal fatto che la stessa è venuta a conoscenza della mancata notifica (obbligatoria per legge!) all'ASST competente della presenza di amianto (seppur incapsulato) nel tetto della scuola elementare “Aldo Moro”, solo dopo che il gruppo Consiliare di cui sono Capogruppo ha sollevato il problema in sede di Consiglio comunale.
Mi vengono mosse pesanti critiche per aver invitato gli alunni della scuola primaria di secondo grado “A. Manzoni” a non danneggiare le sigillature poste di recente per evitare un'eventuale dispersione di fibre di amianto contenute nella pavimentazione in linoleum. Se, per chi ha come unico obiettivo quello di gettare fango sull'immagine dell'avversario politico, questa è considerata una forma di allarmismo, per il sottoscritto, e per tutti quelli che hanno a cuore la salute dei ragazzi, è invece una forma di prevenzione e di tutela della salute stessa.
Mi preme rassicurare i genitori sul fatto che da parte mia è stata usata estrema cautela, le mie parole sono state dosate con cura (tenendo conto della giovane età dei miei alunni) nell’esposizione del problema e, soprattutto, nel dare istruzioni su come comportarsi in questa situazione delicata. Sono fermamente convinto che di questo e di tanti altri problemi non si discuta mai abbastanza.
Al gruppo Consigliare di maggioranza “Canegrate Insieme” che parla di avventatezza e comportamento irresponsabile, ricordo che l'Assessore Vito Spirito, che essi stessi sostengono, ha dichiarato in sede di Consiglio Comunale che è stato grazie al suo operato che nel 2016 si è venuti a conoscenza della presenza di amianto nella pavimentazione della scuola media; peccato che già nel documento valutazione dei rischi 2014-2015 della scuola “A. Manzoni”, documento che probabilmente l'Assessore non lesse, veniva richiesto di verificare la composizione della pavimentazione in linoleum della scuola e che nei progetti di costruzione della stessa, conservati presso gli archivi del Comune, sono chiaramente riportati i materiali che compongono il pavimento.
Per accertare eventuali responsabilità, omissioni e negligenze a danno della salute dei cittadini e per verificare la sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti è stato depositato un esposto alla procura della Repubblica. Ora non resta che attendere che la magistratura faccia il suo corso, poi ognuno potrà finalmente trarre le proprie conclusioni.
Alberto Ranieri Manzalini, Capogruppo “Nuova Canegrate”
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