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Sistema Socio-Sanitario, un ruolo attivo per i Comuni

Incontro pubblico su “Sanità, servizi socio-sanitari e sociali: che cosa sta accadendo?”

Riceviamo e pubblichiamo:

Il primo incontro del percorso di “Cittadinanza attiva” proposto dal Consigliere comunale, Alberto Fedeli, con il gruppo del “Patto Civico”, non ha tradito le attese. Buona partecipazione, con anche la presenza di amministratori dei comuni vicini e di rappresentanti del terzo settore e dei sindacati, per capire che cosa sta accadendo nel mondo della sanità, dei servizi sociosanitari e sociali. Tante le criticità della riforma regionale evidenziate nell’intervento introduttivo di Alberto Fedeli e poi dalla relazione del consigliere regionale Carlo Borghetti. Si punta sulla giusta integrazione sociosanitaria, ma a discapito dei servizi sociali, e quindi del ruolo dei Comuni ai quali spetta la relativa competenza. Spariscono ASL e Azienda Ospedaliera. Si costituisce, nel nostro territorio, l’ATS della Città metropolitana, competente per la programmazione e l’integrazione, e l’ASST dell’Altomilanese, a cui spetta erogare i servizi. In questo processo di riforma ci saranno notevoli disagi e decisivo sarà il ruolo dei Comuni nel dare informazioni ai cittadini e il necessario orientamento. Come è stato ricordato da Giambattista Bergamaschi, Presidente del Piano di Zona, e da Gianpiero Colombo, Presidente della nuova Azienda sociale del legnanese, i Comuni devono partecipare al processo di implementazione della riforma, rappresentando al meglio i bisogni, continuando nella progettazione di iniziative sociali innovative, e soprattutto, come sottolineato da Carmen Galli, agendo in modo collaborativo e associato. In questo processo l’associazionismo e il terzo settore deve essere valorizzato, per perseguire quel nuovo welfare comunitario e generativo avviato nel nostro ambito, in grado non solo di attrarre nuove risorse ma anche di dare risposte ai bisogni non in termini di sola prestazione di servizi ma anzitutto di presa in carico e cura degli aspetti relazionali, per non lasciare solo chi vive una situazione di fragilità (si pensi agli anziani). È stato accennato infine al lavoro che i comuni dell’ambito del legnanese stanno facendo per adottare un regolamento comune per l’accesso ai servizi sociali e per l’applicazione della nuova ISEE. L’obiettivo ambizioso è quello di puntare su una omogeneizzazione delle tariffe dei vari servizi e su criteri per la compartecipazione ai costi da parte degli utenti improntati ad equità e, insieme, a personalizzazione dell’intervento. Questo lavoro, per la sua importanza, non può non essere condiviso e partecipato, e per questo auspichiamo che l’Amministrazione comunale coinvolga a tempo i vari gruppi consiliari e la consulta sociale.

Per gruppo “Patto Civico per San Vittore Olona”

Avv. Alberto Fedeli

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Dicembre 2015
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