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M5S: “Ancora NO politici, ancora arrampicate sugli specchi”

Bocciato il baratto amministrativo e critiche all'operato della Giunta ...

Il Movimento 5 Stelle di Cerro Maggiore e Cantalupo fa il punto sulle due istanze presentate all'ultimo consiglio comunale: baratto amministrativo e lavori alle scuole di via Boccaccio (qui il link).

Di seguito il comunicato integrale del gruppo.


Per il Consiglio Comunale del 30 Novembre abbiamo presentato due istanze, la prima era una Mozione per introdurre il Baratto Amministrativo mentre la seconda era una interrogazione sul decreto “ScuoleNuove" per la scuola di via Boccaccio.

Per chi non lo sapesse la proposta del baratto amministrativo è la possibilità concessa dal Decreto SbloccaItalia del 2014 del governo Renzi, su proposta dei parlamentari 5stelle, di “riscuotere” i crediti inesigibili per morosità incolpevole attraverso lavori socialmente utili. In sostanza si dà la possibilità ai cittadini che per perdita di lavoro, crisi aziendale, mobilità, cassintegrazione o che versano in condizioni di forti difficoltà economiche e che quindi non riescono a far fronte alle tasse comunali, di ripagare queste tasse svolgendo piccoli lavori necessari e ai quali il comune solitamente non riesce a far fronte ed eviterebbe anche di aggravare le casse comunali di costi di riscossione per la messa in mora. I classici “due piccioni con una fava”: meno esborsi dalle casse del Comune e la possibilità per i cittadini in difficoltà di vedersi tendere una mano dalle istituzioni.

Tanti gli esempi intorno a noi, grandi e piccoli, che stanno lavorando in questo senso: Rho, Legnano, Somma Lombardo, Samarate ma anche Milano, Cremona, Bari. Da nord a sud, di ogni colore politico. Questi comuni hanno approvato negli ultimi mesi mozioni come la nostra per l’introduzione del Baratto Amministrativo previsto dallo Sblocca Italia.

A Cerro purtroppo non si sblocca niente, vince il “no a prescindere”. E poi ragazzi c’è da lavorare al regolamento, troppo complicato, ancora non è chiaro come fare, poco attuabile, ci sono dubbi, poche certezze, e poi bisogna definire i contributi. Meglio bocciare piuttosto che lavorare insieme per superare gli ostacoli. Ci è stato detto che le iniziative non vanno solo proposte, ma anche attuate. Giustissimo! Se non fosse per due particolari fondamentali: siamo sempre stati propositivi e collaborativi nei confronti dell’amministrazione e saremmo stati ben lieti di apportare il nostro contributo nella formulazione del regolamento. Inoltre a noi, in quanto opposizione, spettano le proposte, a loro, in quanto maggioranza, spetta “IL FARE”.

Proprio riguardo a “il fare” abbiamo qualche problema e ci ritroviamo purtroppo a confermarvi quanto già sospettavamo. Ad oggi abbiamo perso la possibilità che ci concedeva il decreto “#ScuoleNuove” del Governo per ristrutturare e mettere in sicurezza il complesso scolastico di via Boccaccio utilizzando 1milione e 120mila euro di soldi già presenti nelle nostre casse, sbloccandoli dal Patto di stabilità nel 2015 (oltre ai 230mila euro già persi nel 2014). Avete letto bene: UN MILIONE E CENTOVENTIMILA EURO e non ci resta che sperare in un nuovo paracadute con la nuova legge finanziaria.

Visto che era già noto dallo scorso anno che lo sblocco dei fondi dal Patto di stabilità era possibile solo per il 2015, come mai a dicembre 2014 è stato commissionato un progetto, costato diverse migliaia di euro tra l’altro, che non si esaurisceanch’esso nel 2015? Così com’è il progetto definitivo presenta una parte dei lavori da eseguire nel 2016 senza copertura finanziaria.

La soluzione della giunta? Posticipare ancora una volta: le opere da realizzare nel 2015 sono state rimandate al triennio 2016-2018 e quelle del 2016 rinviate addirittura a data da destinarsi.

Dato il carattere d’urgenza e di importanza della situazione si sarebbe comunque potuto approvare il bilancio di previsione prima dell’arrivo della nuova normativa (e quindi contestualmente alla determina di approvazione del progetto per consentire l’inizio tempestivo dei lavori)  effettuando poi una variazione di bilancio in seguito, come hanno fatto molti Comuni quali ad esempio Bologna e Ferrara.

E’ una ben misera consolazione il fatto che forse più avanti sarà possibile ottenere una proroga di parte della cifra messa sul piatto.

Controsoffitti, messa a norma di impianti elettrici, impianti di rilevazione anti-incendio e anti-gas possono aspettare. Gli studenti del complesso scolastico sono stati divisi in serie A, serie B, serie C, tanto quanto i lavori sono stati suddivisi negli anni 2016- 2017- 2018. Tutto per rendere la spesa più sostenibile, in previsione del fatto che il Governo potrebbe anche non prorogare nulla. 

L’utilizzo di quel milione l’abbiamo perso tutti noi, cittadini Cerresi e Cantalupesi. Probabilmente con il tanto temuto Commissario queste opere sarebbero già state realizzate.

Movimento 5 Stelle Cerro Maggiore e Cantalupo

Redazione
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Pubblicato il 03 Dicembre 2015
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