Un cippo ricorda i caduti di Nassiriya
Sentita e partecipata presenza per l’intitolazione ai Caduti di Nassiriya del giardino di via dei Salici...
Sentita e partecipata presenza domenica mattina, 15 novembre, a Mazzafame per l’intitolazione ai Caduti di Nassiriya del giardino di via dei Salici.
Con il sindaco di Legnano Alberto Centinaio, presenti assessori e consiglieri comunali di maggioranza e minoranza. Con loro autorità militari, come il Generale di Brigata Luca Fontana, il colonnello Domenico Morabito delle Fiamme Gialle di Legnano, il tenente colonnello dei carabinieri Rodolfo Santovito, il capitano dei carabineri Francesco Cantarella, il luogotenente dei carabinieri Carmelo Caracciolo, il sostituto commissario Francesco Martellini, il dr. Daniele Ruggieri comandante la Polizia Locale di Legnano, rappresentanze delle Associazioni combattentistiche e d'arma guidate dal presidente cav. Antonio Cortese, esponenti dell'Anpi con il presidente Luigi Botta.
Prima dello scoprimento e della benedizione del cippo commemorativo, il discorso del sindaco Alberto Centinaio e l'intervento di Anna Zollo, vedova del Sottotenente Alfonso Trincone, una delle 19 vittime del sanguinoso attentato terroristico avvenuto in Iraq il 12 novembre 2003.
"A pochi giorni di distanza dal 12° anniversario dell’attentato di Nassiryia del 12 novembre 2003 – ha commentato Centinaio – siamo qui riuniti per intitolare questo giardino pubblico alle vittime di quella strage e per inaugurare anche un cippo a ricordo di quel tragico evento. Non possiamo tuttavia ignorare quanto è successo venerdì sera a Parigi. La cerimonia di oggi diventa quindi un’occasione per commemorare anche le vittime di Parigi. C’è infatti con un filo comune che lega i due sanguinosi eventi: uomini di pace e semplici cittadini uccisi da chi insegue folli desideri di vendetta". Per il suo discorso integrale, leggi qui.
Commossa alla lacrime Anna Zollo, vedova del Sottotenente carabiniere Alfonso Trincone caduto a Nassiriiya, ha ringraziato tutti e ricordato che il merito principale del marito è "aver contribuito a diffondere la cultura della Pace per un mondo migliore. Noi ci sentiamo fedeli custodi di questa eredità".
Prima della benedizione, don Paolo Gessaga, parroco del Beato cardinal Ferrari, ha ricordato la sua presenza a Roma, proprio nella comunità dove erano stati celebrati i funerali delle vittime, riproponendo la domanda che tutti all'epoca si facevano: "Perchè? Perchè quella strage?" I nostri militari infatti erano presenti sul territorio iracheno non per ragioni bellicose, ma per una missione di pace. Una domanda sempre attuale.
Infine, da segnalare la presenza della "Fanfara Aurelio Robino della sezione bersaglieri in congedo di Legnano". Il complesso cremesi ha gestito la parte musico-istituzionale eseguendo l'Inno Nazionale ed il Silenzio, unitamente ad altre musiche bersaglieresche, donando poiu alla signora Zollo un gagliardetto ed un CD delle sue musiche.
Immagini di Luigi Frigo
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