Sembra il sogno di ogni cittadino: poter stracciare un avviso di pagamento. E a Cerro Maggiore, in questi giorni, sarà possibile. 505 contribuenti (sugli oltre 6mila totali) hanno ricevuto il modello per la riscossione della TARI con dati anagrafici errati. Il codice fiscale riportato sui bollettini risulta corretto ma non corrisponde al nome del destinatario.

Un disguido mai capitato nei quattro anni dell'azienda multiservizi cerrese, concessionaria della riscossione delle imposte comunali. «L'errore è dovuto all'azienda a cui abbiamo commissionato la stampa dei bollettini – ha spiegato l'amministratore di AMCeM Donato Barbano -. Purtroppo si è verificato un disallineamento nella stampa. Il giorno stesso in cui ci siamo accorti del disguido abbiamo provveduto alla ristampa e all'invio della versione corretta dell'avviso di pagamento. Tutto questo non pesarà sulle casse di AMCeM ma se ne farà carico l'azienda interessata».

Le versioni corrette sono in arrivo proprio in questi giorni. In cima all'avviso campeggia la scritta «la presente annulla e sostituisce la precedente in quanto contiene F24 con intestazione anagrafica corretta». Bollettini da stracciare, dunque, per i cerresi ma le scadenze per il pagamento non scompaiono. Le due rate della TARI dovranno essere versate rispettivamente entro il 16 settembre ed il 16 novembre o, in caso di versamento in un'unica soluzione, interamente entro il 16 settembre.