Riceviamo e pubblichiamo:

Abbiamo chiesto, all’Amministrazione per prima, un atteggiamento di apertura alla collaborazione di tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, sulla vicenda delle vasche di laminazione del fiume, superando il clima di forte contrapposizione polemica che per anni ha impedito una forte e coerente posizione comunale volta a contrastare l’opera.

Il preannuncio dell’inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio comunale del 22 luglio di comunicazioni del Sindaco proprio in merito alle vasche di laminazione ci aveva fatto ben sperare.

Con spirito collaborativo, in vista di tali comunicazioni, il gruppo del “Patto civico” ha fatto pervenire una serie di domande, sotto forma di interpellanza, relative ai principali e noti aspetti che da tempo sulla questione le opposizioni avevano segnalato (qui il testo).

Con viva sorpresa, il Sindaco Marilena Vercesi si è rifiutata di considerare l’interpellanza, invocando norme regolamentari in merito alle tempistiche di risposta, pur avendo l’occasione delle comunicazioni in consiglio per dare comunque a tutto una risposta.

Nessun riscontro abbiamo quindi avuto su aspetti rilevanti quali: le iniziative poste o da porre in essere, anche presso i diversi livelli politici coinvolti, volte a condurre a una modifica del Piano di Assetto Idrogeologico, rivedendo la previsione delle vasche; le garanzie a tutela del nostro territorio in rapporto alle convenzioni circa l’utilizzo, gestione e manutenzione vasche; le opere di compensazione richieste, che non possono essere solo le – pur utili – opere di messa in sicurezza degli argini e del territorio, soprattutto se dovessero riguardare competenze già istituzionalmente a carico di Aipo. Abbiamo piuttosto appreso, dalle comunicazioni del Sindaco, che i lavori sono fermi anche per l’avvenuta cessione di ramo d’azienda dell’impresa appaltatrice, unica rimasta dopo i fallimenti delle altre due in raggruppamento temporaneo di impresa: siamo ormai a un appalto a “soggetto variabile”, che qualche dubbio e preoccupazione suscita.

Ma soprattutto non abbiamo ottenuto una risposta all’invito a riconvocare un tavolo con i capigruppo consiliari, esteso alle realtà del paese impegnate sul fronte della tutela ambientale, per un doveroso continuo aggiornamento e per coinvolgere tutti nel supportare la posizione del Comune nelle varie iniziative e tavoli di trattativa. Avevamo chiesto almeno di convocare più spesso la commissione consiliare, ridotta a essere un mero pre-consiglio chiamato a esprimersi spesso su documenti tardivamente giunti e, ancor più spesso, non più modificabili.

Nel corso del consiglio comunale, su altre questioni per le quali abbiamo invocato la possibilità di apportare il nostro contributo partecipativo, il Sindaco si è arroccata di nuovo dietro i regolamenti, così irrigidendo e di fatto rendendo evanescente la possibilità di essere coinvolti a tempo per esercitare il nostro diritto di consiglieri di poter contribuire con nostre proposte a meglio affrontare le diverse questioni amministrative. Una opposizione che, come la nostra, vuole essere responsabile e che intende la politica non come scontro amico/nemico ma come impegno condiviso per il bene comune nell’interesse dei cittadini, non ha, allo stato, la possibilità di esprimersi con questa Amministrazione. Ne prendiamo atto, ma non per questo rinunceremo a essere sempre coerenti con la nostra visione di buona politica, auspicando che l’Amministrazione si accorga che la chiusura a ogni possibile e utile confronto non giova non solo a se stessa ma neanche ai nostri cittadini.

Alberto Fedeli – Capogruppo lista "Patto Civico per San Vittore Olona"