Manca sempre meno alle elezioni amministrative di Parabiago. La sfida tra i candidati sindaco si fa più serrata e i nomi della politica nazionale si affiancano ai loro compagni di partito. Dopo Morra (M5S), Salvini (Lega Nord), Meloni (FdI) e Fiano (PD), quest'oggi, sabato 2 maggio, a scendere in campo è stata Debora Serracchiani, vicesegretario nazionale del PD e presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. «Scegliete il cambiamento, scegliete Alessandra!» il suo messaggio alla piazza.

In piazza Maggiolini quello che si è presentato è stato un Partito Democratico tutto al femminile. Accanto alla Serracchiani, infatti, erano presenti la candidata sindaco del centro sinistra Alessandra Ghiani e la segretaria di sezione Laura Schirru. Il rispetto delle quote rosa verrà garantito anche nella lista ufficiale che, come anticipato oggi, sarà composta da 8 uomini ed 8 donne. Anticipazioni anche per quanto riguarda il programma elettorale (la cui presentazione ufficiale è prevista per venerdì 8 maggio). Ghiani si impegnerà nella semplificazione burocratica, nell'avvicinare i cittadini alle istituzioni, nella valorizzazione del verde e della città  «non solo il mese prima delle elezioni come qualcun'altro», nello stop al consumo di suolo e nella sicurezza perchè «al contrario di quanto dice la Lega questo è un tema che sta molto a cuore anche al centro sinistra. Il nostro, però, sarà un approccio più costruttivo al problema, senza giocare con le paure dei cittadini. Garantiremo prevenzione, supporto al controllo di vicinato, rivitalizzazione della città in tutte le sue parti e applicazione estrema del principio di legalità». Idee accolte dagli applausi dei presenti.

Ma le stoccate alla Lega Nord, presente in piazza con un gazebo a pochi metri dal comizio PD, non si sono fermate qui. A rincarare la dose ci ha pensato Debora Serracchiani. «E' inutile inseguire chi ulula alla Luna. Il Pd si muove in un altro modo, quello degli amministratori efficienti – ha affermato la vicesegretaria del partito -. I comizi contro gli immigrati non dicono niente, a parte sfogare la frustrazione dei cittadini. Queste persone non parlano di idee concrete per cambiare il Paese, non parlano di economia, di edilizia scolastica, di aggregazione del terriorio». Una soluzione diversa al problema dei profughi è stata proposta dalla Serracchiani: evitare i grandi assemblamenti e fare sicurezza sanitaria. In Friuli, come raccontato dalla presidente, i profughi vengono distribuiti in piccoli gruppi su vari comuni. Lì queste persone lavorano gratis per l'Amministrazione e la Regione paga loro l'assicurazione. «Ma mi rendo conto che mal amministrare è più facile e conveniente che impegnarsi per il territorio – ha continuato Serracchiani -. E' meglio, per alcuni partiti, lasciare queste persone a "ciondolare in piazza", cavalcando la paura della gente».

Ma le accuse alla Lega Nord non si sono limitate al problema della sicurezza. E' stato criticato, infatti, anche l'operato della precedente amministrazione per quanto riguarda la riqualificazionde degli edifici scolastici ed il contrasto al dissesto idrogeologico. (Qui il video).

Parole che non sono piaciute a Raffaele Cucchi: «Il presidente Serracchiani farebbe bene a informarsi prima di parlare. La nostra amministrazione ha riqualificato, per quanto necessario, le scuole Manzoni». Circa il problema del dissessto idrogeologico, invece, Cucchi ha ribadito la volontà del Comune di contrastare le vasche, «un'opera utile per gli interessi degli altri paesi, e non di Parabiago». Il vicesindaco e candidato primo cittadino ha ricordato come «Parabiago sia stato l'unico comune che ha avuto a cuore il fiume, evitando l'eccessiva urbanizzazione nei suoi pressi». «Inoltre – ha concluso -, la cementificazione selvaggia di cui il Pd tanto parla, deriva dalle concessioni del suo Piano Regolatore Generale, risalente al 1999».