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Operaio licenziato dalla San Germano, rinviata la decisione

Anche il segretario nazionale del Cub a sostenere il dipendente lasciato a casa con l'accusa, per lui infondata, di avere fatto la spesa durante il periodo di infortunio...

Si è tenuta la mattina del 18 marzo, al tribunale di Busto Arsizio, la causa di lavoro che vede coinvolti il legnanese Alessandro Firenze e la San Germano Srl, azienda di igiene urbana che opera ad Arconate. Il dipendente è stato licenziato con l'accusa di avere svolto attività non compatibili con il proprio stato di salute: in particolare durante il periodo di astensione dal lavoro per infortunio, sarebbe stato fotografato mentre portava buste della spesa e sollevava pesi sul balcone. Il lavoratore ha negato da subito la circostanza.

A sostenerlo erano presenti, il segretario nazionale dei Cub, Walter Montagnoli e tre colleghi della società e iscritti al sindacato. Il sindacato sostiene, infatti, che il licenziamento sia illegittimo e che sia stato deciso per fermare l'attività di Firenze come Rsu svolta con passione all'interno dell'azienda. Da qui la presenza in aula l'avvocato del Cub, Giovanni Sartori, che ha difeso Firenze insieme all'avvocato Cristiano Bettinelli. Per la controparte era presente l'avvocato difensore dell'azienda.

Il Giudice del lavoro Francesca Larussa ha proposto la riassunzione del dipendente o il pagamento delle indennità per 15 mensilità, ma il tentativo di conciliazione non è andato a buon fine. Il Giudice si è quindi riservata di decidere se accogliere la lista dei testi (tra cui alcune immagini scattate da un'agenzia di investigazione) e proseguire con il processo, o chiudere la causa già alla prossima udienza.

In aula si è discusso del sinistro, che l'azienda non sostiene veritiero, e del fatto che il lavoratore sarebbe stato fotografato mentre portava buste pesanti della spesa durante il periodo di astensione dal lavoro per malattia.

Ottimista l'avvocato Bettinelli: «Il mio cliente vuole riavere il suo posto di lavoro, non gli interessa la parte monetaria – spiega – Siamo molto ottimisti: c'è un verbale dei carabinieri che certifica il sinistro e tutti i certificati medici a conferma della malattia. Non ci sono inoltre prove attendibili sul fatto che il mio cliente abbia portato le buste della spesa, anche se questa contestazione risulta comunque superata da un certificato medico».

La decisione potrebbe arrivare già tra 15 giorni.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Marzo 2015
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