Ai cerresi la sicurezza pare non interessare. O almeno, non abbastanza da portarli a uscire di casa. Tanto numerose le lamentele dei cittadini sui social network, infatti, quanto bassa l'affluenza all'incontro ad essa dedicato. Solo una sessantina i partecipanti alla serata in auditorium di ieri, venerdì 13, di cui la maggior parte esponenti politici o del mondo dell'associazionismo.

Rammarico per la scarsa partecipazione è stato espresso dal sindaco Teresina Rossetti e dall'assessore alla sicurezza Marco Corti. «Mi spiace vedere poca gente – il commento del consigliere delegato alla sicurezza Francesco Spataro – Si parla di tanti reclami su internet, ma dove sono le persone?».

Il comandante della Polizia Locale cerrese Francesco Rizzo ha comunque voluto rassicurare i presenti: «Cerro Maggiore, per quanto riguarda la criminalità, risulta in linea con gli altri territori della Lombardia. Anzi, forse il paese è anche meno interessato da fatti criminosi rispetto ad altre realtà».

Durante l'incontro, richiesto dalla minoranza consiliare, sono stati esposti alcuni dei problemi del territorio comunale: i furti in abitazione, il disturbo della quiete pubblica, il vandalismo e la sosta selvaggia, soprattutto in orario scolastico.

A tal proposito l'Amministrazione ha ricordato gli impegni presi durante l'ultimo consiglio comunale: l'installazione di videocamere per il monitoraggio delle automobili in ingresso e in uscita dal comune ed in alcune zone sensibili, una maggiore attenzione verso le multe per i divieti di sosta (garantendo ai cittadini 15 giorni di vantaggio dal via al giro di vite) e l'intenzione di assumere un nuovo agente di Polizia Locale.

Proprio la carenza di organico è stata lamentata da alcuni cerresi. Concorde il comandante Rizzo: «Abbiamo pochi uomini. Siamo solamente otto agenti distribuiti su due turni e questo ci impedisce una maggiore presenza sul territorio».

«Assolutamente utile» la proposta dei "nonni vigili" che garantirebbero l'attraversamento sicuro ai piccoli studenti cerresi. «In tal modo si libererebbero tre agenti che potrebbero essere destinati ad altre attività» ha commentato Rizzo. Proposta ritenuta inattuabile dal sindaco Teresina Rossetti che ha riportato il riscontro negativo avuto dalle associazioni di anziani sul territorio: nessuno vorrebbe sobbarcarsi di tale impegno.

Per «migliorare la percezione di sicurezza», come affermato dall'assessore ad essa preposto Marco Corti, la Giunta ha sottoposto all'attenzione dei partecipanti l'iniziativa del controllo di vicinato. Ad esporre tale pratica erano presenti Walter Valsecchi e Marzia Facchinello dell'omonima associazione. Il controllo di vicinato consiste nella collaborazione tra vicini per segnalare situazioni sospette o di pericolo agli altri ed alle forze dell'ordine. Per ogni zona cittadina sono richiesti responsabili che fungano da interfaccia tra cittadini e istituzioni. Unico costo per il Comune: l'affissione dei cartelli che indichino la presenza di tale controllo. «Il controllo di vicinato funziona – ha affermato Valsecchi – Ad esempio a Parabiago nel 2013 in tre mesi si sono verificati 30 furti, l'anno successivo, anche grazie al controllo, i furti, nello stesso lasso di tempo, si sono ridotti a 5».